Dieta crudista: cos'è, come funziona e benefici

25 Agosto 2016 0 Di Redazione

In molti conoscono solo di fama la dieta crudista, ovvero il regime alimentare che prevede di mangiare esclusivamente cibi crudi e che si suddivide in diverse categorie, dall’onnivora alla vegana o vegetaria fino alle più rigorose come la fruttariana. Comune denominatore è il consumare solo cibi crudi o trattati al di sotto dei 45° poiché, secondo chi segue questa filosofia di vita, gli alimenti sarebbero più nutrienti e privi di tossine. Certamente questa filosofia alimentare ha dei benefici: in particolare i vegetali crudi infatti contengono quantità più alte di sali minerali e vitamine che tendono a degradarsi con la cottura perdendo alcune delle loro proprietà.

Tra le regole che vanno di pari passo con il seguire la dieta crudista c’è l’utilizzo di prodotti biologici, di stagione, a km zero e dei quali si conosce la provenienza: si tratta di un modo per sapere esattamente cosa si introduce nel proprio corpo. Si tratta, per chi desidera provarla per un periodo di tempo limitato, di un buon modo per disintossicarsi e depurarsi e anche di scoprire nuovi cibi e modi per cucinare i prodotti che più ci piacciono. I cibi infatti possono essere frullati, affettati, centrifugati, essiccati, massaggiati e marinati, con un risultato non solo all’insegna del rimettersi in forma prima di tornare in ufficio ma anche del gusto.

La dottoressa Laura Cuccato di “Salto nel Crudo” spiega a DLaRepubblica.it che ci sono delle regole su ciò che viene ritenuto cibo per chi segue la dieta crudista: “cibi naturali senza processi industriali, raffinazione, aggiunta di additivi e conservanti” mentre vanno evitati quindi “lo zucchero raffinato, le farine, il latte e i derivati, ma anche tutti i cibi industriali (merendine, bevande gasate, prodotti da forno)”.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.