Dieta Scarsdale: Funziona? Quali sono le sue caratteristiche?

9 Aprile 2021 0 Di Redazione

La dieta Scarsdale è un regime alimentare ideato dal cardiologo statunitense Herman Tarnower e contenuto nel libro The Complete Scarsdale Medical Diet plus Dr. Tarnower’s Lifetime Keep-Slim Program, scritto nel 1978 a quattro mani con Samm Sinclair Baker, all’epoca un noto autore di libri di auto-aiuto.

Si tratta di un tipo di alimentazione iperproteica e ipocalorica, per certi versi antenata di regimi chetogenici come la dieta Paleo e Dukan. Tarnower, dopo anni di ricerche allo Scarsdale Medical Centre, ideò questo regime alimentare per permettere una perdita di peso quasi istantanea ai suoi pazienti.

La promessa della dieta Scarsdale è proprio questa: far perdere moltissimo peso in poco tempo, circa mezzo chilo per ogni giorno in cui viene adottata. Quali sono le caratteristiche della dieta Scarsdale? Funziona davvero o è una fad diet, in cui i costi superano i benefici? Vediamo insieme le caratteristiche di questo regime alimentare.

Dieta Scarsdale: Non serve la bilancia

A differenza di altri regimi alimentari, la dieta Scarsdale non richiede che gli alimenti siano pesati: si basa infatti sulle proporzioni tra valori nutrizionali. Il rapporto aureo è questo: 43% di proteine, 34.5% di carboidrati e 22.5% di grassi. Un’altra caratteristica di questa dieta è che non prevede lo svolgimento di esercizio fisico, che anzi è sconsigliato.

In sostanza, ci troviamo di fronte a un metodo di dimagrimento hard and fast: secondo lo stesso dott. Tarnower, le proporzioni tra valori nutrizionali e il bassissimo apporto calorico (800-1000 kcal al giorno) rendono la dieta Scarsdale sostenibile per un massimo di due settimane. Una volta trascorso questo lasso di tempo, si entra nella seconda fase, in cui si adotta un regime leggermente più flessibile, che prende il nome di “dieta Scarsdale di mantenimento”.

La fase di mantenimento è fondamentale per la riuscita del regime alimentare: trattandosi di una dieta molto restrittiva, il rischio del classico “effetto yo-yo” dopo le due settimane di dimagrimento è molto alto. Il mantenimento è pensato per rendere più facile al nostro organismo la transizione dalla strettissima dieta Scarsdale a un regime alimentare più consueto.

dieta scarsdale

Dieta Scarsdale: Cosa evitare?

Come detto in precedenza, il regime del dott. Tarnower non rende necessario pesare gli alimenti, ma è molto intransigente sul tipo di cibi da ingerire. L’obiettivo è quello di tagliare l’apporto di carboidrati e grassi, quindi i seguenti cibi sono banditi:

  • Condimenti come burro, olio, maionese, panna;
  • Zucchero e dolci, compresa la frutta eccessivamente zuccherina (mele e pere);
  • Carni grasse e salumi;
  • Latte e derivati;
  • Pasta, panificati e riso;
  • Contorni a base di patate o legumi.

Cosa va bene mangiare, invece?

  • Sono ammessi caffè e tè;
  • Condimenti e spezie come pepe, curcuma e salsa di soia;
  • Carni bianche come pollo e tacchino, tagli magri del manzo;
  • Pesci magri (salmone o tonno) e crostacei;
  • Formaggi e insaccati magri come bresaola, fesa di tacchino o prosciutto;
  • Verdura a foglia larga, broccoli, cavolfiore, peperoni, cetrioli, pomodori e zucchine;
  • Uova;
  • Frutta non zuccherina;
  • Tisane e infusi

Altre regole ferree a cui occorre adattarsi: non sono previsti spuntini, gli unici pasti sono colazione, pranzo e cena. Se i morsi della fame diventano troppo forti, potete concedervi una carota o un sedano. Niente bevande zuccherate, ma piena approvazione per caffè e tè, anche nel post-pranzo. 

Dieta Scarsdale: Programma da seguire

Per chi volesse addentrarsi in questo regime alimentare, proponiamo una tabella di esempio.

La colazione è sempre la stessa per due settimane: mezzo pompelmo, una fetta di pane integrale tostato, una tazza di tè o un caffè senza zucchero. Poiché queste bevande sono ammesse anche dopo pranzo, non le menzioneremo nella tabella, ma sappiate che c’è il via libera.

PranzoCena
LunedìInsalata di tonno o salmone, con aceto e succo di limone
Frutta di stagione
Pesce magro o gamberoni preparati senza grassi
Insalata mista
Una fetta di pane integrale
Frutta di stagione
MartedìMacedonia di frutta di stagione, meglio se con mirtilli e ribes
Carote alla julienne
Fettina di manzo alla griglia
Verdure miste
MercoledìDue uova sode
Formaggio magro
Zucchine o insalata di cetrioli + 1 fetta di pane integrale
Carni fredde o affettati magri assortiti
Pomodori affettati
GiovedìPollo arrosto o alla griglia
Verdure miste
Salmone affumicato
Verdure miste stufate (cavolfiore, broccoli)
1 fetta di pane integrale
VenerdìFormaggi magri assortiti
Spinaci o cavolo nero stufato
1 fetta di pane integrale
Pollo arrosto
Lattuga con pomodori
Frutta di stagione
SabatoMacedonia di frutta di stagione (sempre con ribes o mirtilli, poco zuccherini)Due uova sode
Insalata mista
1 fetta di pane integrale
DomenicaFettina di tacchino/pollo
Verdure miste
Pompelmo o frutta di stagione
Vitello arrosto magro
Insalata mista

Ripetere per un’altra settimana per completare la fase di dimagrimento.

Dieta Scarsdale di mantenimento

Una volta trascorse queste due settimane scatta la seconda fase, quella di mantenimento, nella quale l’apporto calorico aumenta leggermente (dalle circa 800 kcal della prima fase, si raggiungono le 1200). Vengono inoltre reintrodotti poco alla volta alimenti che erano un no categorico nella prima fase:

  • Spezie e condimenti più sostanziosi, come ketchup e maionese;
  • Pasta e riso, rigorosamente integrali;
  • Latte scremato
  • Marmellate e confetture senza zuccheri
  • 1 bicchiere di vino o di birra al giorno.

La dieta Scarsdale di mantenimento è dunque composta da un menù molto simile a quello descritto nella tabella, ma potete inserire un piatto di pasta o di riso con verdure in sostituzione alle macedonie di frutta o agli affettati.

Anche se si tratta di una regime alimentare che fa ampia leva sulle proteine, esiste anche una dieta Scarsdale vegetariana, per chi non volesse consumare carne durante il mese (2 + 2 settimane) di osservazione. Al posto delle carni e degli insaccati, potete inserire patate o legumi altamente proteici come fagioli o soia. L’importante è attenersi alle regole di base del dott. Tarnower: niente carboidrati e zuccheri.

Dieta Scarsdale: Controindicazioni

Come già sottolineato, il perno attorno cui ruota questa dieta sono le proteine, che vengono favorite a discapito di carboidrati e grassi. In assenza di carboidrati, il nostro organismo raccoglie le energie necessarie al suo funzionamento proprio dalle proteine, il cui metabolismo genera delle scorie.

Queste scorie sono uno dei pericoli della dieta Scarsdale: poiché fegato e reni sono gli organi deputati al loro assorbimento, il regime ideato dal dott. Tarnower rischia di sottoporli a un notevole sforzo. Il rischio di calcoli renali e biliari, o di insufficienza renale, è quindi relativamente alto.

Carboidrati e zuccheri danno anche un boost di energia al cervello, per cui altri effetti collaterali che potrebbero presentarsi durante questa dieta sono un generale senso di spossatezza e un mal di testa persistente.

La dieta Scarsdale agisce direttamente sulla massa muscolare e sulle riserve glucidiche, provocando una sorta di “disidratazione controllata” del corpo. Per questo, bevete molta acqua e non fate attività fisica, soprattutto durante le due settimane di dimagrimento! Nonostante possa sembrare controintuitivo, fare sport durante questo regime alimentare è deleterio e potrebbe portare a cali di zuccheri e malori.

Per alcuni, questo è un pregio: la dieta Scarsdale è anche soprannominata in alcuni ambienti “la dieta dei pigri”, perché promette una perdita di peso istantanea senza lo sforzo dell’attività fisica.

Ad onor del vero, lo stesso ideatore della dieta Scarsdale obbliga chi vi si sottopone a un periodo massimo di due settimane, riconoscendo i rischi per l’organismo in caso di prolungamenti non necessari. 

Conclusioni

Traendo le somme, la dieta Scarsdale funziona? Purtroppo, bisogna dare la classica risposta antipatica: Dipende.

Se il “funzionamento” di una dieta è legato solo alla sua capacità di indurre la perdita di peso, allora la dieta Scarsdale è inattaccabile: nelle due settimane di dimagrimento si perdono circa 7-8 chilogrammi. I risultati vengono poi attenuati dal mantenimento, ma si tratta comunque di un considerevole abbassamento di peso.

Se invece siete alla ricerca di un regime alimentare che vi faccia sentire meglio con il vostro corpo, vi faccia imparare qualcosa di più sul rapporto con il cibo e sulla sua relazione con il benessere dell’intero organismo, andate oltre. L’unico obiettivo della dieta Scarsdale è farvi perdere peso, il più velocemente possibile.

Qualsiasi sia la decisione verso cui vi state orientando, lasciate l’ultima parola a un medico o a un nutrizionista. Ogni corpo è una storia a sé, e non servono i libri di auto-aiuto per raccontarla.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.