Proprietà e benefici dell'escolzia, un'erba che funziona

30 Novembre 2016 0 Di Redazione

Introduzione

L’escolzia viene chiamata anche Papavero della California, perché é un papavero che proviene proprio dalla California che appartiene alla famiglia delle Papaveracee; i nativi indiani la utilizzano da secoli per le virtù terapeutiche, ma in Europa è stata introdotta all’inizio solo a scopo ornamentale.

Successivamente si è scoperto che, proprio come i ‘cugini’ papaveri, ha delle proprietà sedative che la rendono utile per finalità medicinali, soprattutto per regolare il riposo notturno. Il merito è degli alcalodi in essa presenti, delle sostanze di origine vegetale che svolgono azione sedativa (berberina), antispasmodica (protopina), calmante (criptopina) e antidolorifica (chelidonia): un fitocomplesso efficace per agevolare il riposo e renderlo migliore.

L’escolzia come sedativo naturale

Il vantaggio dell’escolzia rispetto ad altre piante che favoriscono il sonno è che interviene sulla delicata fase dell’addormentamento: è questo infatti il momento in cui le tensioni della giornata, i pensieri e lo stress di vario tipo si accumulano nella testa e nel corpo, impedendo a entrambi di lasciarsi andare. L’escolzia agisce come tranquillante, stemperando le tensioni nervose che sono alla base della difficoltà a prendere sonno ed è di particolare importanza il fatto che al risveglio non si accusa la sensazione di stordimento e confusione spesso correlata all’assunzione di farmaci contro l’insonnia. La casistica in cui si trova maggior giovamento grazie all’escolzia è quella dei disturbi del sonno protratti nel tempo: in queste condizioni, quando per giorni non si riesce a dormire o si è soggetti a risvegli notturni, subentra un ulteriore fattore di nervosismo che il papavero della California riesce a calmare. Quando poi le notti diventano serene e i risvegli tranquilli, non confusi, pian piano si riesce a superare il problema e progressivamente la necessità dell’escolzia viene meno.

L’escolzia per i bambini

L’utilizzo di questa pianta rilassante è adatto anche per i bambini, purchè di almeno 10 anni di età, soprattutto se hanno dei sonni agitati e si svegliano molte volte durante la notte. Si tratta infatti di un rimedio naturale che presenta poche controindicazioni e, grazie alle proprietà antisettiche oltre che sedative, si dimostra utile anche quando il riposo notturno è interrotto da attacchi di tosse secca; in questi casi alla capacità calmante si coniuga anche quella di antispasmodico e antidolorifico. Il dato è particolarmente importante per i bambini, che ancor più degli adulti hanno bisogno di riposare tanto e bene, e di ricorrere il meno possibile ai farmaci. In questo caso l’indicazione del medico è fondamentale per stabilire necessità, dosaggio e durata della terapia. Leggi anche altre informazioni utili più sotto tra le controindicazioni.

L’escolzia per la digestione

In qualità di antispasmodico l’escolzia è utile come coadiuvante nel trattamento della colite spastica e della gastrite; in questi casi va a rilassare le pareti dello stomaco contratte e favorisce la ripresa dei fisiologici processi digestivi. In generale, a fronte di crampi e dolori vari all’addome, si può usare per sfiammare e calmare, anche solo quando nell’intestino si accumula molta aria. Per la cura delle infiammazioni allo stomaco, si consiglia l’utilizzo in forma di tisana (per beneficiare anche delle proprietà lenitive dell’infuso caldo) o di estratto secco.

L’escolzia per l’igiene orale

Gli Indiani d’America utilizzavano l’escolzia anche per il mal di denti, per la sua valenza sedativa. Ad oggi le sue proprietà antidolorifiche sono state confermate e per quanto riguarda il cavo orale accresciute da quelle disinfettanti: la sanguinaria, un altro degli alcaloidi presenti nell’escolzia, la rende infatti anche disinfettante e non a caso la pianta appare spesso tra gli ingredienti dei collutori per gli sciacqui e la normale igiene orale. Per questa finalità si usa soprattutto come tintura madre, mentre in caso di mal di denti o infezioni del cavo orale, sono utili anche le compresse, che agiscono come antidolorifico a tutto tondo, non solo a livello locale.

Come usare l’escolzia

L’escolzia si assume principalmente in tre modi: infuso, estratto secco e tintura madre.
L’infuso è il più blando, si può comprare in bustine già pronto o preparare in casa mettendo in infusione nell’acqua bollente 1 cucchiaino di escolzia (per ogni tazza) e filtrando prima di bere. In veste di sedativo e rilassante la tisana va assunta la sera, almeno 1 ora prima di dormire, così che le sue sostanze lenitive abbiano il tempo di farsi strada nell’organismo. L’infuso è adatto anche per il mal di denti, il mal di stomaco e l’emicrania, ma in questi casi è bene assumerlo tiepido, non troppo caldo, soprattutto per i denti. L’escolzia di trova in commercio come integratore alimentare, ovvero un prodotto di libera vendita disponibile anche in erboristeria.

Escolzia e colite

Per disturbi cronici come la colite si possono utilizzare le capsule (preparate con l’estratto secco), predisponendo un’azione di attacco, per così dire, di qualche giorno. Va bene anche la tintura madre, che è adatta soprattutto per la pulizia della bocca, sia in presenza di disturbi che per la quotidiana igiene orale. In alcuni casi la tintura viene indicata anche per calmare i nervi, con dosaggi che si aggirano solitamente intorno alle 30 gocce ogni sera, da sciogliere nell’acqua.

Controindicazioni

Non sono note grandi controindicazioni, ma si consiglia comunque di consultare il medico per valutare più che altro l’eventuale interazione con altri farmaci. Di sicuro le donne in gravidanza e allattamento devono evitarla, se non altro come misura precauzionale, e lo stesso vale per quanti sono in cura con farmaci di vario tipo. Per quanto riguarda l’assunzione, una volta accertata la necessità e stabilito il dosaggio, può essere utile iniziare gradualmente, con una prova di qualche giorno per verificare effetti e possibili problemi.
Il divieto per il fai da te è poi assoluto con i bambini, per i quali è indispensabile una diagnosi certa prima di iniziare a usare l’escolzia, che è naturale ma interviene su un’area delicata come quella del sistema nervoso centrale. Anche nel caso del mal di denti, attenzione poi a non esagerare assumendo sia l’escolzia sia altri rimedi, che siano o meno naturali.

Curiosità

L’escolzia si abbina benissimo alla melissa, come sapore, aroma e obiettivi. La melissa è uno dei rimedi naturali più usati per rilassare, un po’ come la camomilla, e insieme all’escolzia può fornire una miscela naturale di relax a chi non riesce a dormire. Nella tisana della sera potete quindi mescolare mezzo cucchiaino di escolzia e mezzo di melissa, e sorseggiarla subito dopo cena, favorendo così una tranquilla digestione oltre che un sereno riposo.