Curcuma: Proprietà, benefici, usi e qualche curiosità

24 Febbraio 2018 0 Di Redazione

Cos’è la curcuma?

La curcuma, una spezia sempre più diffusa nelle tavole di tutto il mondo, si ottiene dalla macinazione di una pianta della famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero: la pianta Curcuma Longa può raggiungere il metro di altezza ed è tipica delle regioni meridionali dell’India, dal clima umido e temperato. I fiori di curcuma sono simili a lunghe spighe, dal colore bianco o viola.
La parte della pianta utilizzata per scopi alimentari è la
radice, che viene bollita, essiccata e trasformata in una polvere dal colore giallo-arancio intenso, usata da sempre per insaporire i piatti tradizionali della cucina indiana e pakistana e per migliorare il funzionamento del nostro organismo.

fiore di curcuma

Un fiore di Curcuma Longa, dalla caratteristica forma a spiga.

Proprietà della curcuma

La curcuma ha sempre trovato un grande utilizzo nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, che la rendono molto efficace nel prevenire e trattare patologie come la colite e la pancreatite. Grazie alle sue proprietà immunologiche, aiuta a combattere infezioni virali e batteriche.
Il suo principio attivo più importante è la
curcumina, che a dispetto del buffo nome possiede delle straordinarie proprietà benefiche: oltre a svolgere una funzione di contrasto dei processi infiammatori, la curcuma è conosciuta anche per la sua azione antiossidante e protettiva delle cellule del fegato e della colecisti.

Benefici della curcuma

Le intuizioni della medicina antica hanno poi trovato delle conferme nell’era moderna: inserire un po’ di curcuma nel nostro regime alimentare può infatti comportare tantissimi benefici per il nostro organismo.
Le sue proprietà antinfiammatorie la rendono perfetta per trattare le patologie dell’apparato digerente, dal semplice bruciore di stomaco fino al morbo di Crohn. Inoltre, questa spezia facilita la digestione e migliora la salute del microbiota intestinale, favorendo la produzione e il deflusso della bile: per questo, possiamo sostenere che la curcuma fa dimagrire e che è utilissima per contrastare l’accumulo di colesterolo.

curcuma radice

Una radice di curcuma.

Le caratteristiche analgesiche della curcumina la rendono un ottimo rimedio naturale contro i dolori articolari e l’artrosi e le permettono di proteggere il nostro sistema immunitario. Oltretutto, la curcuma è un potente antiossidante e contribuisce a contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento delle membrane cellulari. Proprio per questo motivo, alcuni studi sostengono che il suo principio attivo giochi un importante ruolo nella prevenzione del cancro al colon, al pancreas e al seno.

Da molti anni la letteratura scientifica si occupa proprio della correlazione tra tumori e curcumina: secondo alcuni studi, il principio attivo inibisce l’azione di proteine ed enzimi che rischiano di scompensare il ciclo cellulare. La curcumina accelera l’apoptosi delle cellule, ovvero la loro morte, e per questo può fermare la proliferazione delle cellule tumorali.

Valori nutrizionali

Una porzione di 100 grammi di curcuma contiene all’incirca 354 kcal e i seguenti valori nutrizionali:

  • Proteine 7,83 g
  • Carboidrati 64,93 g
  • Zuccheri 3,21 g
  • Grassi 9,88 g
  • Fibra alimentare 21,1 g
  • Sodio 38 mg

Come usare la curcuma

Abbiamo visto che la curcuma è largamente utilizzata in polvere, spesso per dare un tocco di colore a una ricetta vegetariana e per insaporire piatti a base di carne o pesce. Il sapore della radice fresca è pungente, piccante e molto terroso, mentre l’odore ricorda quello della senape. L’intensità di questi aromi si affievolisce nel processo di essiccazione e macinatura: il prodotto finale mantiene sempre una nota amarognola, ma diventa molto più delicato. Questo è il motivo per cui la curcuma in polvere è indicata perfino per dolci e yogurt.

Un’altra preparazione di grande successo in cui questa spezia fa da protagonista è il Golden Milk, il famoso “latte d’oro” utilizzato nella medicina ayurvedica. Anche due veri e propri pilastri della cucina indiana sono basati sulla curcuma: curry e garam masala. Il loro colore così intenso deriva proprio dalla curcumina, che trova ampio utilizzo anche come colorante alimentare.

come usare la curcuma

Chi non volesse tingere i propri piatti (e le mani…) con questa spezia, può provarla sotto forma di compresse o capsule, o come ingrediente principale di un integratore alimentare. E’ però molto raro che questi prodotti siano interamente a base di curcumina: questo perché si tratta di una sostanza che ha una bassissima biodisponibilità, che cioè ha bisogno di un “aiuto” per rimanere maggiormente in circolo nel nostro organismo ed essere assorbita appieno. Sono molto famosi gli integratori a base di curcuma e piperina: si tratta di un principio attivo contenuto nel pepe nero, che combinandosi con le proprietà analgesiche ed eupeptiche della colorata spezia indiana ne incrementa l’effetto.

Ricette a base di curcuma

Come abbiamo già accennato, esistono tantissimi modi di utilizzare la curcuma per insaporire una ricetta. Ve ne proponiamo giusto un paio, ma non c’è limite alla fantasia.

Risotto alla curcuma

Iniziamo dando un twist indiano a un piatto tipico della tradizione italiana: il risotto.

risotto alla curcuma

Riso e curcuma sono un’abbinata molto quotata nel Sud-Est Asiatico.

Ingredienti:

  • Riso Carnaroli 300 g
  • Curcuma fresca da pulire 120 g
  • Cipolle bianche 60 g
  • Brodo vegetale 1 l
  • Vino bianco 20 g
  • Burro 40 g
  • Parmigiano Reggiano DOP da grattugiare 40 g
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Tenendo una pentola di brodo vegetale sul fuoco basso, iniziate tritando finemente la cipolla, poi lavate accuratamente la curcuma fresca. Raccomandiamo l’utilizzo di un paio di guanti, se non volete ritrovarvi le mani color giallo fosforescente per un paio di giorni. Pulite la radice e tagliatela a cubetti: più fine sarà il trito, minore sarà il retrogusto amarognolo del piatto alla fine della preparazione.

Sciogliete il burro in una padella o in una casseruola, aggiungete la cipolla tritata e la curcuma e lasciate stufare, aggiungendo un mestolo di brodo caldo per evitare che il soffritto si bruci. Appena la cipolla avrà acquistato un colore dorato, aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto, poi sfumate con il vino bianco e lasciatelo evaporare completamente. A questo punto, proseguite nella cottura del riso aggiungendo un mestolo di brodo alla volta e mescolando spesso. Quando il riso sarà cotto, aggiungete il parmigiano grattugiato e amalgamate il tutto. Servite e aggiungete pepe a piacere.

 

Frullato curcuma, pera e banana

In questa ricetta, la curcuma ha un ruolo meno preponderante, ma il risultato è comunque delizioso.

frullato curcuma

Aggiungete qualche lampone per rendere ancora più completo il profilo aromatico.

Ingredienti:

  • 2 banane
  • Mezza pera
  • Latte vegetale, preferibilmente di avena 400 ml
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • Il succo di un lime

Curcuma: effetti collaterali e controindicazioni

Vedendo tutti questi pregi, è naturale domandarsi se esista un’altra faccia della medaglia. La curcuma è pericolosa? Mettiamo subito le cose in chiaro: questa spezia non presenta controindicazioni o effetti collaterali, e la sua assunzione è considerata priva di rischi. Ad ogni modo, consigliamo una certa moderazione, per evitare problemi di indigestione, nausea o diarrea. Alcune persone che soffrono di particolari patologie dovrebbero però prestare particolare attenzione nel consumo di questa spezia:

  • Meglio evitare l’assunzione di curcuma se si soffre di problemi alla cistifellea e calcoli biliari, perché gli effetti di queste patologie potrebbero essere acuiti.

  • Dato che favorisce la fluidificazione del sangue, la spezia potrebbe anche interferire con i farmaci anticoagulanti, quindi è sempre meglio consultare il medico.

Curiosità sulla curcuma

Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana, precisamente dalla parola Kour Koum, che significa “zafferano”: non a caso questa pianta è anche nota come zafferano delle Indie. In inglese, questa spezia è invece nota come “Turmeric“, dal latino terra merita, un termine con il quale gli antichi Romani indicavano un minerale dallo stesso colore giallo della curcuma.

Sempre a proposito di colori, la radice della Curcuma Longa è stata per secoli un ottimo colorante per tessuti, ed è stata utilizzata per più di duemila anni per tingere le tonache dei monaci buddhisti.

Fin dall’antichità questa radice viene inoltre utilizzata all’interno di molte cerimonie induiste, in modo particolare nei riti nuziali. La pasta di curcuma viene tradizionalmente massaggiata sul corpo della sposa e dello sposo, per dare lucentezza alla loro pelle e per portare loro fortuna e prosperità.

Curcuma fresca come si usa e come conservarla

La curcuma fresca va lavata per bene e poi spelata. Consigliamo di utilizzare dei guanti per questa operazione, viste le proprietà coloranti della curcuma.

La curcuma non andrebbe cotta perchè perderebbe le sue caratteristiche già dopo soli 15 minuti di cottura. E’ preferibile consumarla fresca sulle insalate oppure per insaporire il pesce, la carne o i risotti.

Radice di curcuma utilizzo in cucina

Puoi utilizzare la radice di curcuma per:

  • frullati
  • centrifughe
  • tisane
  • grattugiata sulle verdure

Come conservare la curcuma?

Puoi conservarla fresca in frigorifero dopo averla tagliata e riposta in un sacchetto per alimenti, in alternativa potresti utilizzare i classici vasetti in vetro che permetteranno di conservare la curcuma fresca anche per diverse settimane.

E’ possibile conservare la curcuma sott’olio per insaporire olio e ricavarne l’olio di curcuma oppure sotto sale in vasetti di vetro.

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