Ortica: Proprietà e benefici di una pianta molto versatile

24 Maggio 2021 0 Di Redazione

L’ortica (Urtica Dioica) è la più famosa pianta appartenente al genere Urtica. È ampiamente diffusa in tutta Europa ed è molto nota per le sue foglie urticanti, che la rendono un cliente molto scomodo durante le escursioni nei boschi.

Questa pianta è apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e la sua versatilità. Vediamo insieme una panoramica sull’ortica e su tutti i suoi benefici!

Descrizione della pianta

LUrtica Dioica ha un’altezza che varia dai 30 ai 250 centimetri e cresce in terreni umidi e ricchi di azoto. Questo spiega come mai riesca a proliferare sia nei terreni abbandonati che nei più grigi scenari urbani.

Le sue foglie sono grandi e hanno una forma ovale, che ricorda un po’ un cuore stilizzato. Sono ricoperte da numerosi peli, al cui apice si trova una piccola sfera, che se toccata sprigiona un composto chimico dall’azione irritante e pungente.

Questo meccanismo difensivo protegge l’ortica da umani e animali, attirati dal vivo colore verde delle foglie. Al contatto, i peletti si spezzano e rilasciano sottopelle sostanze come acido formico, serotonina e istamina, che ad alte concentrazioni provocano una reazione allergica.

peli dell'ortica inquadrati nel dettaglio

La puntura di ortica non è velenosa, ma crea senza dubbio più di qualche fastidio. L’effetto più comune è un forte bruciore sulla zona interessata, accompagnata da eritemi. Il dolore può durare fino a 12 ore, ma per fortuna esistono dei rimedi naturali per contrastarlo, come la menta piperita e l’Aloe Vera.

Sembra che il dolore derivante dalla puntura sia anche alla base delle supposte proprietà magiche dell’ortica. Nei tempi antichi si riteneva che le foglie allontanassero le persone sgradite e che infondessero coraggio a chi le teneva in mano per molto tempo.

La saggezza popolare ha per secoli assegnato all’ortica proprietà terapeutiche molto rilevanti: si riteneva che la pianta riuscisse a proteggere dal veleno di scorpione, dall’asma, dai disturbi urinari e molto altro.

Oggi, la scienza ha confermato alcune di queste proprietà, mentre altre hanno trovato una smentita. In ogni caso, l’ortica è ancora oggi considerata a ragione una pianta estremamente utile per il nostro organismo: vediamo tutte le sue proprietà.

Ortica: Proprietà e caratteristiche salienti

Tutte le componenti della pianta hanno un’utilità per il nostro benessere: i gambi, le radici e le foglie di ortica sono utilizzati per delle preparazioni benefiche. Non è invece chiaro quante e quali siano le sostanze contenute nei peli, data la difficoltà nel sintetizzarle dalla pianta.

Il verde scuro delle foglie suggerisce una grande presenza di clorofilla, sostanza che aiuta i globuli rossi a trasportare il ferro nel sangue aumentandone l’ossigenazione. Questa caratteristica, unita alla presenza di folati, rende l’ortica un ottimo rimedio naturale contro l’anemia.

L’Urtica Dioica è anche ricchissima di vitamina C, A e K: le prime due sostanze contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, e rendono le foglie di ortica perfette per un decotto ricostituente, in grado di combattere la debolezza e i primi sintomi dello stress.

La vitamina K ha invece delle eccellenti proprietà emostatiche e favorisce la coagulazione del sangue, fermando le emorragie esterne. I preparati a base di ortica per uso esterno sono utilissimi anche contro le emorroidi.

Le proprietà diuretiche dell’ortica sono note fin dall’antichità, e hanno trovato molte conferme nella letteratura scientifica. Se consumata in forma di tisana o di decotto, questa pianta aiuta a liberare le vie urinarie dall’accumulo di batteri responsabile della cistite.

Oltretutto, i medicamenti con proprietà diuretiche aiutano a liberare il sangue dagli eccessi di sodio. Questa sostanza aiuta a regolare il pH del sangue e allevia i dolori reumatici, ma se presente in grandi quantità rischia di causare ipertensione e ritenzione idrica. L’ortica favorisce l’espulsione del sodio nelle urine, e permette di riequilibrare le quantità di minerali nell’organismo.

Le proprietà dell’ortica per la prostata sono notevoli: sembra che i principi attivi delle foglie inibiscano l’azione delle proteine responsabili dell’ingrossamento prostatico, una condizione molto comune tra gli uomini di mezza età.

Ortica: Benefici per il corpo

L’Urtica Dioica ha anche degli ottimi benefici per la pelle, data la ricchezza di vitamina C e di zinco, un minerale dalle spiccate proprietà antinfiammatorie. Molte creme per uso topico sfruttano l’ortica per proteggere la pelle dalle cicatrici dell’acne e dalle irritazioni dovute alla rasatura.

La pianta contiene anche molte sostanze seboregolatrici, che proteggono la pelle del viso da brufoli e foruncoli. Grazie a queste proprietà, l’ortica contribuisce anche alla salute dei capelli, rappresentando un perfetto antiforfora naturale.

Nella maggior parte dei casi, la forfora deriva proprio dall’eccesso di sebo nel cuoio capelluto: gli acidi contenuti nelle foglie di ortica contrastano la seborrea e ripristinano la salute del capello. Le foglie contengono poi buone quantità di zolfo, rame e potassio, minerali che aiutano a rafforzare i capelli ed evitano che si assottiglino.

Quando i capelli appaiono fragili e devitalizzati, un impacco di ortica può donare loro lucentezza e prevenirne la caduta, grazie anche all’azione energizzante della vitamina C.

Il macerato di ortica: Come curare anche il nostro orto

I benefici dell’ortica non finiscono qui: l’acido formico e l’acido salicilico contenuti nella pianta la rendono uno straordinario insetticida naturale, che previene la proliferazione dei parassiti sulle piante.

Il macerato di ortica è uno dei più noti repellenti naturali contro cimici, afidi e cocciniglia che spesso infestano le piante poco curate. La sua preparazione è semplicissima, dato che gli unici due ingredienti coinvolti sono foglie di ortica e acqua.

Il rapporto fra gli ingredienti è di circa 100 grammi di foglie fresche per un litro di acqua. I tempi di infusione vanno tenuti sotto stretto controllo, perché bastano due o tre giorni per creare un potente insetticida.

Più dura la macerazione, più il preparato si fortifica: in circa 15 giorni il macerato di ortica si trasformerà in un ricco fertilizzante, perché l’azoto e il magnesio contenuti nella pianta divengono più concentrati.

Se usato sotto forma di fertilizzante, il macerato permette alle piante di assorbire meglio i nutrienti del terriccio e le rende più resistenti ai parassiti. In particolare, il pomodoro è la pianta che più beneficia dal macerato di ortica, che previene la peronospora delle foglie. Nella sua versione più leggera, il macerato può essere spruzzato una volta ogni 4-5 giorni sulle foglie delle nostre piantine, per proteggerle dagli insetti.

Una precauzione: l’odore di questo preparato è molto forte e diventa più sgradevole col passare del tempo. Questa caratteristica potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio, non solo perché l’odore può causare qualche grattacapo nella vita quotidiana, ma anche perché l’effetto repellente potrebbe allontanare insetti utili alla vita delle piante, come le api.

Come si usa l’ortica?

Le foglie di ortica vanno maneggiate con cura: occorre evitare di toccarle a mani nude e di strofinare contro di esse la pelle esposta. Per raccoglierle dalla pianta, meglio usare dei guanti spessi o delle pinze.

Tutte le parti della pianta contengono delle sostanze benefiche, ma sono le foglie più verdi e vicine alla cima a rappresentare il migliore aiuto per il nostro organismo. Considerato che l’Urtica Dioica cresce quasi ovunque, evitate di raccoglierla vicino ai centri abitati: meglio organizzare un’escursione nei boschi.

Una volta colte, le foglie vengono lavate con cura ed essiccate o sbollentate, di modo da neutralizzare gli effetti urticanti dei peletti. Anche la sminuzzatura rende le foglie innocue, e a differenza della cottura mantiene intatte le proprietà organolettiche della pianta.

foglie di ortica inquadrate da vicino

Le foglie crude hanno un sapore molto fresco e aromatico, con un leggero retrogusto amarognolo che le avvicina alla rucola. Da cotte, tendono a perdere questa nota amara, motivo per cui sono un ottimo strumento per avvicinare i bambini alla verdura. Le radici essiccate sono invece molto diffuse in erboristeria per la preparazione di tisane e decotti rigeneranti.

Un tempo, le fibre della pianta erano molto utilizzate nel settore tessile, ma trovano ancora oggi una certa diffusione nell’Asia settentrionale. Dall’Urtica Dioica si ottiene un filato molto sottile e resistente, che può essere intrecciato in maniera più o meno compatta per ottenere un tessuto simile al cotone o al lino, a seconda dei casi.

A differenza della maggior parte delle fibre vegetali, quelle dell’ortica diventano sempre più resistenti con il passare del tempo, motivo per cui erano molto utilizzate per le uniformi di guerra.

Il migliore utilizzo di questa pianta coinvolge però i fornelli: le ricette con ortica sono un must della tradizione italiana, e continuano ancora oggi a spopolare in tavola.

Risotto all’ortica

Una ricetta molto semplice e gustosa, che esalta le note aromatiche della pianta. Gli ingredienti per quattro persone sono i seguenti:

  • Riso superfino per risotti: 320 g;
  • Scalogno: 80 g;
  • Olio extravergine d’oliva: 30 ml;
  • Ortiche: 400 g;
  • Brodo vegetale: 1 l;
  • Parmigiano, pepe, burro q.b.

Dopo aver preparato il brodo vegetale, utilizzate un paio di guanti per separare le foglie di ortica dal loro stelo, che data la sua consistenza fibrosa potrebbe risultare sgradevole. Una volta sfilate le foglie, lavatele accuratamente e mettetele a scolare.

Fate appassire lo scalogno in un filo di olio, poi unite le ortiche e rosolatele in padella, aiutandovi con un bicchiere d’acqua se dovessero risultare troppo asciutte. Dopo pochi minuti, rimuovete le ortiche ancora croccanti e aggiungete il riso nella stessa padella, facendolo tostare.

Appena il riso sarà tostato, proseguite aggiungendo a mano a mano un mestolo di brodo vegetale per farlo cuocere definitivamente. Dopo circa 10 minuti, riversate le ortiche in padella e continuate ad aggiungere il brodo finché il riso non sarà cotto.

A questo punto, spegnete il fuoco e fate mantecare il risotto con una noce di burro e un po’ di parmigiano. Per un’alternativa veg molto saporita, provate a utilizzare del burro di soia o della margarina!

Frittata di ortiche

Un secondo piatto molto originale e diverso dalla classica frittatona di spinaci, la frittata di ortiche mantiene una consistenza fibrosa ma acquista un sapore delicato e floreale. In queste pagine vi proponiamo una ricetta che lambisce le coste del Sud-Est Asiatico, sfruttando la salsa di soia. Vediamo gli ingredienti:

  • 3 uova medie;
  • 2 cucchiai di salsa di soia;
  • 1 pizzico di zucchero;
  • 400 grammi di ortiche.

Anche in questa ricetta, l’ortica va sfilata e lavata con molta cura, poi lasciata scolare in un recipiente apposito. Nel mentre, sbattete le uova e aggiungete la salsa di soia e un pizzico di zucchero.

Fate appassire le foglie in una padella antiaderente con dell’olio di oliva, poi versate il composto con uova e salsa di soia, avendo cura di coprire tutta la superficie della padella. Appena il fondo avrà acquistato un po’ di colore, girate la frittata e ultimate la cottura.

Tisana all’ortica

Gli steli della pianta e le foglie non ancora utilizzate possono poi dare vita a una tisana depurativa ed energizzante. È sufficiente aggiungere le parti dell’ortica in un recipiente con acqua bollente, lasciando in infusione per 10 minuti.

tisana all'ortica depurativa ed energizzante

Una volta trascorso il tempo di infusione, rimuovete le foglie e gustate la vostra tisana. Il preparato ha un sapore delicato, con un retrogusto amarognolo. Per rendere la tisana all’ortica più gradevole, aggiungete un cucchiaino di miele quando la temperatura si sarà abbassata.

Tempi di infusione prolungati rischiano di annullare le proprietà benefiche della tisana, che potrebbe inoltre acquistare un sapore sgradevole. Se vi siete dimenticati di rimuovere le foglie per tempo, non disperate: accendete nuovamente il fuoco, fate concentrare il preparato e avrete ottenuto un decotto all’ortica da utilizzare sui capelli o sul viso una volta fatto raffreddare.

Cos’è la falsa ortica?

Spendiamo qualche parola per esaminare la cosiddetta falsa ortica: si tratta del lamio, una pianta spesso confusa con l’Urtica Dioica per la forma delle foglie. Se vi imbattete in una piantina di lamio, non avete di che preoccuparvi: non è tossica ed è commestibile.

La falsa ortica ha delle ottime proprietà decongestionanti ed espettoranti, e a differenza di quella “vera” non provoca alcun effetto irritante al contatto. La somiglianza fra le due piante è impressionante, considerato anche che non fanno parte della stessa famiglia.

Il lamio è presente in numerose varietà, la più nota delle quali è il c.d. lamio porporino o purpureo. I modi per riconoscerlo sono numerosi, e sono certamente più sicuri di strofinare le foglie per vedere se causano irritazione.

Il fusto della falsa ortica purpurea è infatti privo di peli, mentre le sue foglie tendono al rosso, a differenza di quelle dell’Urtica Dioica che si avvicinano al verde scuro. 

Controindicazioni della pianta

I peletti urticanti della pianta hanno un effetto vasodilatatore, che spiega la formazione di macchie rosse sulla pelle che è entrata a contatto con le foglie. Se consumata nei pasti, l’ortica genera invece fenomeni di vasocostrizione, cioè diminuisce il volume dei vasi sanguigni. Questi effetti sono molto ridotti, ma potrebbero causare qualche scompenso a pazienti affetti da ipertensione o malattie cardiache.

Le proprietà diuretiche dell’ortica la rendono inadatta a convivere con farmaci diuretici: l’effetto di questi ultimi risulterebbe amplificato e si potrebbero verificare anche cali di pressione sanguigna.

Un eccesso di ortica nell’alimentazione rischia inoltre di causare fastidiosi bruciori di stomaco e dolori addominali. Inoltre, alcuni soggetti potrebbero avere sviluppato forme di ipersensibilità alla pianta, che possono sfociare in vere e proprie allergie.

L’ortica è infine sconsigliata alle donne in gravidanza: nonostante la ricchezza di folati e di minerali benefici per l’organismo della futura madre e del nascituro, alcune sostanze in essa contenute potrebbero stimolare le contrazioni uterine.

In ogni situazione di incertezza, è consigliabile consultare il proprio medico di base o uno specialista prima di introdurre questa pianta nella propria alimentazione.