Site icon Vivi Puro

Sambuco: usi curativi e alimentari, proprietà e rischi

propietà terapeutiche del sambuco

Le preziose proprietà del Sambuco

Il Sambuco è una pianta facente parte della famiglia delle Caprifoliacee. La si può trovare sotto forma di arbusto dalle medio-grandi dimensioni, talvolta in forma di piccolo albero, comunemente diffuso lungo le siepi campestri, nei boschi submontani e nelle campagne, ma anche nelle zone periferiche delle città tra la vegetazione spontanea.

Non supera i 4 metri di altezza e i suoi fiori sono molto profumati, di colore bianco crema; i frutti invece hanno l’aspetto di piccole bacche nere. Il Sambuco è una pianta dalle importanti proprietà curative e dei suoi fiori e frutti si possono fare variegati usi sia alimentari che terapeutici. Il Sambuco svolge la funzione di antibiotico ma bisogna non trascurare il fatto che ci sono possibili controindicazioni e rischi.

Le bacche di sambuco contengono circa il 79 % di acqua, lo 0,5 % di grassi, carboidrati, lo 0,6 % di ceneri, lo 0,7 % di proteine ed il 7 % di fibre. Importante anche l’apporto di minerali (potassio, calcio, sodio, magnesio, zinco, rame, selenio, ferro e fosforo) e di vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6 e C). L’uso di questa pianta medicinale risale a tempi molto antichi: del Sambuco si utilizzano soprattutto i fiori, le bacche, le foglie e la corteccia.

Usi curativi del Sambuco

Il Sambuco è usato come integratore naturale, come antiossidante, antinfiammatorio, antinfluenzale, diuretico e lassativo. Rafforza le difese immunitarie, aumenta la sudorazione e apporta benefici alle vie respiratorie; migliora la circolazione sanguigna ed è anche antidolorifico e antibatterico.

Usi alimentari del Sambuco

Il Sambuco lo si trova sotto forma di fiori e foglie essiccate, estratto liquido, tintura madre, succo e sciroppo.

I frutti si possono mangiare freschi, oppure li si può utilizzare per preparare dolci, marmellate, sciroppi, liquori ed anche centrifugati ed estratti. Le bacche fresche le si può ingerire in quanto vero e proprio integratore naturale di sali minerali e vitamine. Vanno assunte a stomaco vuoto per qualche giorno, senza abusarne, quindi.  Il succo di sambuco al 100% si può anche acquistare: va diluito in acqua (2 cucchiai) e si assume una o due volte al giorno.

Sambuco: rischi e controindicazioni

L’assunzione eccessiva di Sambuco può provocare effetti collaterali come nausea, vomito e dolori addominali.

I frutti acerbi non vanno consumati perché sono tossici. Attenzione a riconoscerne bene frutti e  fiori e a non confondere la pianta del Sambuco nero (Sambucus nigra) con la sua variante velenosa, il Sambucus ebulus.

A chi è affetto da infiammazioni croniche intestinali, patologie a reni o al fegato è inoltre sconsigliata l’assunzione di Sambuco sotto forma di infusi o tisane. Se ne sconsiglia pertanto l’assunzione anche in concomitanza di cure a base di farmaci diuretici e/o integratori di ferro.

 

Exit mobile version