Proprietà e benefici dell’olio essenziale di geranio

11 Dicembre 2020 0 Di Redazione
olio essenziale di geranio

Un rimedio naturale ad ampio spettro sul quale poter contare sempre è l’olio essenziale geranio. La pianta è nota in ogni parte del mondo ed è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale, ma non tutti sono a conoscenza delle sue risorse fito-terapeutiche, tanto innumerevoli quanto inaspettate. 

Donne e uomini di qualsiasi età, ma anche ragazze e ragazzi possono trarre beneficio da questo distillato. Aromaterapia, massaggi, gargarismi sono solo alcune delle vie attraverso cui manifesta la sua efficacia, a patto che sia di ottima qualità ed abbia un elevato grado di purezza.

Ognuno di noi, quindi, dovrebbe averne una piccola scorta in casa, a meno di accertate sensibilità o allergie al principio attivo o ad eventuali eccipienti. Nelle prossime righe spiegheremo le peculiarità del preparato, le modalità di impiego e i buoni motivi per cui averlo a portata di mano può fare la differenza.

Olio essenziale di geranio: origini e metodo di estrazione

La pianta, attualmente diffusa su tutta la macchia mediterranea, proviene dall’Africa meridionale, dove cresce rigogliosa nelle aree a clima più temperato. La sua importazione in Europa risale al XVII secolo ad opera dagli Olandesi, in seguito alla conquista e alle invasioni coloniali di questa zona del mondo.

Apprezzato per la vivacità dei suoi colori, il geranio ha sempre destato molta attenzione nella medicina naturale e nelle scienze erboristiche e continua ad essere oggetto di ricerche. Gli studi riguardano non solo le caratteristiche delle varie specie, ma anche le tecnologie di estrazione e la commercializzazione in varie forme, in continuo divenire.

In tale frangente, riveste una particolare importanza il metodo per ricavare l’olio essenziale. Si tratta della distillazione in corrente di vapore, un procedimento che risale al 1000 d.C. e perfezionato nel corso del tempo, elaborato dallo scienziato persiano Avicenna. Le parti impiegate sono i fiori e le foglie (peduncoli inclusi), immersi in acqua. Il composto viene portato al punto di ebollizione, per facilitare la separazione dei principi attivi dal resto. I vantaggi di questa tecnica sono essenzialmente due:

  • rendere le perdite prossime allo zero;
  • ottenere un prodotto con una percentuale minima di impurità.

Per conservare al meglio le sostanze contenute nella pianta, i laboratori più all’avanguardia utilizzano apparecchiature per la distillazione sottovuoto, riducendo o annullando l’aggiunta di acqua.

Gli impieghi dell’estratto di geranio

Le proprietà dell’olio essenziale geranio sono innumerevoli. Si può impiegare per:

  • allontanare le zanzare ed altri insetti in genere;
  • riequilibrare la pelle dall’eccesso di sebo;
  • chiudere i pori;
  • combattere le rughe;
  • ridurre cellulite e ritenzione idrica;
  • alleviare i dolori muscolari e osteo articolari;
  • recuperare le forze;
  • disinfettare il cavo orale;
  • rendere più veloci i processi di cicatrizzazione.

Queste prerogative ne fanno un preparato versatile, efficace in aromaterapia e di comune riscontro nei prodotti per la cosmesi.

Come usare l’olio essenziale di geranio?

Per utilizzare l’olio essenziale geranio bisogna partire da una regola d’oro, comune alla maggior parte degli estratti in forma oleosa: è indispensabile un fluido vettore di ottima qualità, per non renderlo troppo aggressivo sulla pelle e sulle mucose.

Massaggi, diffusione negli ambienti e gargarismi sono le modalità consigliate per un impiego ottimale. Nel primo caso, la diluizione avviene in un altro olio, solitamente quello di mandorle dolci, di argan o di jojoba, da lasciar riposare almeno 24 ore prima dell’uso; nel secondo, invece, basta dell’acqua, in percentuali variabili a seconda dell’effetto desiderato.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 12/12/2020