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Tarassaco (dente di leone): tutti i benefici per l’organismo

Tarassaco (dente di leone): tutti i benefici per l’organismo umano

Noto anche come dente di leone o soffione, il tarassaco è una piccola pianta di campo che cresce spontaneamente in tutta Italia: puoi trovarlo in aperta campagna come a 2.000 metri di altitudine, grazie alla sua incredibile resistenza alle intemperie.

Le sue proprietà antinfiammatorie e depurative sono note da centinaia di anni: i più smaliziati conosceranno questa pianta anche col nome di “piscialetto”, derivante proprio dall’attitudine del tarassaco a stimolare la diuresi. Vediamo insieme tutte le proprietà, i benefici e le controindicazioni del tarassaco!

Tarassaco: Proprietà e benefici per fegato e cuore

Già nel Medioevo, il dente di leone era conosciuto il suo potere benefico sugli organi interni: in Europa i medici lo prescrivevano per curare i disturbi del fegato, mentre nella Penisola Arabica era usato per depurare il sangue.

Il tarassaco è una delle erbe amare più note, il cui sapore deriva da sostanze come la tarassicina e l’inulina. Oltre a conferirle un sapore molto particolare, questi principi attivi rendono la pianta una miniera di rimedi naturali.

Come altre sostanze amare, la tarassicina ha delle ottime proprietà colagoghe, cioè stimola la produzione della bile. Questa sostanza viene prodotta in grandi quantità dal fegato e collabora alla digestione e all’assorbimento dei grassi alimentari.

Le proprietà del tarassaco per il fegato sono racchiuse proprio in queste ultime righe: accelerando la produzione della bile, questa pianta mantiene il fegato in attività e gli permette di liberarsi dalle tossine che si accumulano sulle cellule epatiche.

A sua volta, la bile gioca un importante ruolo nella digestione e assimilazione degli alimenti: legandosi ai grassi alimentari, ne facilita la scomposizione e l’assorbimento nell’intestino. Questo processo permette al nostro organismo di accedere più facilmente alle vitamine liposolubili.

A questo gruppo appartengono le vitamine A, D, K e il tocofenolo (o vitamina E). Queste sostanze si dissolvono nei grassi alimentari, e vengono “sbloccate” nel nostro organismo durante la loro assimilazione.

La produzione di bile passa attraverso la sintesi del colesterolo: in sostanza, il fegato preleva molecole di colesterolo dai vasi sanguigni e le trasforma in acidi biliari. Se viene stimolato a produrre più bile, il fegato deve necessariamente sintetizzare sempre più colesterolo: ecco perché il tarassaco è un ottimo rimedio naturale contro l’ipercolesterolemia.

Valori nutrizionali del tarassaco

100 grammi di prodotto apportano i seguenti valori nutrizionali al nostro organismo:

Il dente di leone è una sorprendente fonte di vitamine e minerali, in particolare di ferro, potassio, calcio, vitamina C e vitamina A. Grazie a queste sostanze, il tarassaco assume in sé altre importanti proprietà.

Come si assume il tarassaco?

Esistono diversi modi di assumere il tarassaco. L’intera pianta è commestibile: le foglie e le radici sono le parti più ricche di principi attivi, e sono più utilizzate in fitoterapia. Il colorato fiore del dente di leone è invece un ingrediente apprezzato in cucina.

Una delle forme più diffuse è l’estratto secco di tarassaco, che si ricava concentrando e facendo essiccare grandi quantità di infuso fluido. Normalmente, una o due capsule di estratto al giorno sono più che sufficienti per favorire la digestione e l’espulsione di tossine.

Il dente di leone è molto diffuso anche sotto forma di tintura madre. Per preparare la tintura madre di tarassaco bastano pochi ingredienti: radici e foglie essiccate della pianta e alcool puro. Procurati un recipiente di vetro con tappo ermetico, poi:

La tintura madre di tarassaco è utile a stimolare la digestione e la diuresi, nonché a migliorare l’equilibrio della flora batterica intestinale. Per assumerla, puoi diluirne un cucchiaino in mezzo bicchiere d’acqua.

Le foglie e le radici sono perfette anche per preparare un infuso di tarassaco. A seconda della stagione, puoi decidere di preparare un infuso caldo o freddo: versa le parti della pianta in un recipiente di acqua e lascia trascorrere per il tempo di infusione necessario.

L’infuso di tarassaco caldo necessita di pochi minuti per essere pronto, ma occorre tenere a mente che molte delle sostanze contenute nella pianta si degradano con il calore. Per l’infuso freddo servono almeno un paio d’ore di ammollo, ma il risultato è una bevanda nutriente e ricca di proprietà benefiche.

Il miele di tarassaco

Chi vuole beneficiare delle proprietà di questa pianta ma non ne gradisce il sapore amarognolo può sempre scegliere di acquistare del miele di tarassaco. Si tratta di un prodotto molto interessante dal punto di vista nutritivo.

Infatti, il miele di tarassaco eredita le medesime proprietà della pianta: depura l’organismo dalle tossine in eccesso e favorisce la digestione, purché consumato grezzo. La pastorizzazione depotenzia infatti i principi attivi del dente di leone.

Il sapore di questo prodotto è molto diverso dalle radici e dalle foglie della pianta: il miele di tarassaco ha delle importanti note di camomilla, nonostante un profumo molto pungente che ricorda quasi l’ammoniaca per dolci.

Come il miele di lavanda, anche quello di tarassaco è monoflora, cioè ricavato dal puro nettare di un’unica pianta. Ciò comporta una resa molto più bassa rispetto ad altre varietà di prodotto: per questo motivo, il miele di dente di leone è piuttosto raro da trovare.

Proprietà cosmetiche del tarassaco

Il dente di leone è anche un ottimo ingrediente per il benessere di pelle e capelli. Ricco di flavonoidi e vitamine, può essere utilizzato per creare delle maschere in grado di proteggere la nostra cute e ridarle splendore.

Per utilizzare il tarassaco sulla pelle, basta applicare un po’ di infuso tiepido sulle zone interessate, lasciare agire per circa 15 minuti e poi rimuovere il preparato con abbondante acqua tiepida.

Prova ad abbinare l’infuso di tarassaco con un paio di cucchiai di yogurt magro, una spolverata di curcuma e un cucchiaio di farina d’avena: avrai così un’ottima maschera facciale utile a reidratare la pelle e ridarle vitalità.

Applica la maschera su tutto il viso e lascia agire per 25 minuti, poi rimuovi il preparato con abbondante acqua tiepida. Ripeti il processo due volte al giorno per una settimana: la pelle del viso tornerà elastica e luminosa. 

Tarassaco: Quali sono le controindicazioni?

Come altri alimenti che stimolano la produzione di bile, il tarassaco è controindicato in caso di epatite, ulcera peptica o calcoli biliari. La bile si accumula infatti nella colecisti, in attesa di essere utilizzata: se viene prodotta in grandi quantità, potrebbe smuovere i calcoli e provocare grande fastidio.

Data l’elevata presenza di potassio, il dente di leone è sconsigliato se già si assumono farmaci diuretici, soprattutto in presenza di insufficienza renale. Allo stesso modo, anche chi soffre di iperkaliemia (cioè di un’eccessiva accumulazione di potassio nel sangue) dovrebbe evitare l’assunzione di questa pianta.

Considerato che l’accumulazione di potassio è un diffuso effetto collaterale dell’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), è bene astenersi dal tarassaco anche quando si seguono queste terapie.

Il tarassaco fa male alla tiroide? In dosi controllate, questa pianta non presenta controindicazioni, anzi: una tazza di tisana al tarassaco è un ottimo modo per contrastare alcuni effetti collaterali dell’ipotiroidismo come stitichezza e dolori articolari. Chi segue una terapia ormonale per la regolazione della tiroide dovrebbe in ogni caso consultare il proprio medico curante prima di assumere questa pianta.

Vediamo, per concludere, come riconoscere il tarassaco se vogliamo recarci in qualche campo selvatico (lontano dall’urbano) per raccoglierlo da soli e utilizzarlo come “rimedio fai da te”.

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