I cachi fanno male? Proprietà e controindicazioni del frutto autunnale

9 Ottobre 2017 0 Di Redazione
cachi fanno male

Tra i frutti di stagione, per quanto concerne l’autunno, autentica golosità è il Cachi. Questo frutto è uno dei più gustosi di stagione grazie alle sue proprietà e ai benefici che consente di trarre al nostro organismo. Ma siamo sicuri che faccia così bene? E se per caso facesse male? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

I cachi fanno male? Le controindicazioni

È necessario ricordare che essendo il cachi ricco di zuccheri e con indice glicemico medio è da sconsigliare a chi soffre di diabete: proprio come avviene per la banana o il fico, potrebbe infatti essere deleterio per chi ha di questa patologia. Lo stesso vale per chi è affetto da obesità o sta seguendo una dieta a basso contenuto di carboidrati e zuccheri per perdere molto peso.

Caratteristiche e modo d’uso

Il frutto della pianta del cachi è una bacca di forma sferica e schiacciata di colore giallo-arancio: solitamente viene consumato quando si fa più scuro e la polpa diventa succosa. È un frutto estremamente ricco di zuccheri semplici ed è quindi adatto alle persone che devono combattere lo stress psicofisico o che praticano molto sport, poiché hanno bisogno di ricevere velocemente energia. E’ invece sempre sconsigliato per le persone che soffrono di diabete o che stanno seguendo una dieta a ridotto contenuto di zuccheri. Ad ogni modo, l’apporto calorico non è eccessivo: 100 grammi di cachi contengono all’incirca 65-70 kcal.

Oltre ad essere ricco di sali minerali, contiene un alto tasso di potassio nonché di fibre. Il cachi ha effetti diuretici ottimi per depurarsi poiché questo frutto è formato circa per l’80% di acqua. Inoltre bisogna ricordare che vi è un alto contenuto di vitamina C e di betacarotene, quest’ultimo un toccasana per il sistema immunitario. Insomma si tratta di un ottimo carburante per la stagione fredda.

Cinque buoni motivi per mangiare cachi

1 Consente di depurare l’organismo dalla presenza di tossine. Questi frutti aiutano il fegato a restare sempre in salute grazie alle loro proprietà epatoprotettive. Anche il metabolismo di conseguenza, migliora in maniera netta.

2 La flora intestinale trarrà beneficio dal consumo del cachi, per via delle sue proprietà lassative. Questo frutto è una valida alternativa a mele cotte e biscotti d’avena a colazione per stimolare la funzionalità intestinale.

3 Durante i mesi più freddi dell’anno potrà aiutare a combattere la spossatezza e il senso di affaticamento. Il recupero veloce delle forze è assicurato grazie all’interessante apporto di zuccheri che offrono.

4 Bisogna sottolineare poi l’effetto antiage che i cachi assicurano alla nostra pelle. Betacarotene, luteina e licopene aiutano infatti a contrastare l’invecchiamento cellulare assieme alla vitamina C. 

5 Acne, dolori mestruali e prostata infiammata sono tutte problematiche piuttosto diffuse sulle quali è possibile intervenire, lenendone gli effetti, grazie al cachi e al suo betacarotene. 

Quali valori nutrizionali?

Quali sono i valori nutrizionali dei cachi? Abbiamo l’acqua ne costituisce circa l’80%, gli zuccheri ben il 16-18%, mentre le fibre sono calcolate intorno al 2,5%, le proteine allo 0,6% e i grassi allo 0,3%.

Tra i sali minerali, il primato (in termini di quantità) spetta sicuramente al potassio (ca. 161-170 mg %), minerale che conferisce al cachi le spiccate proprietà diuretiche. Oltre al potassio, si ricordano anche il fosforo (20 mg %), il magnesio, il calcio ed il sodio; solo in tracce si ritrovano selenio e manganese. Considerevole pure la quantità di vitamina C.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.