Dieta Lemme: come funziona?
17 Marzo 2018Come funziona la Dieta Lemme? Questo particolare regime alimentare, che prende il nome dal suo creatore Alberico Lemme, promette a chi decida di seguirlo una perdita di peso molto importante e – soprattutto – in tempi ridotti. Viene proposto un tipo di alimentazione all’interno del quale sono presenti carboidrati e proteine (la cui associazione è però vietata), al tempo stesso sono banditi zucchero e sale così come verdure e frutta.
Occorre inoltre fare una rigorosa attenzione agli orari in cui viene assunto il cibo. La colazione dovrebbe sempre avvenire entro le ore 9.30, uno spuntino è concesso tra le ore 10 e le ore 11. Si pranza da mezzogiorno alle ore 14, con una merenda tra le ore 16 e le ore 17, infine la cena è da consumare tra le ore 19 e le ore 21. La dieta Lemme viene spesso indicata come ‘dieta degli spaghetti a colazione’: si consiglia infatti di consumare questa iconica tipologia di pasta solo nella parte iniziale della giornata.
Cosa prevedono le due fasi
Il percorso di educazione alimentare del dottor Alberico Lemme si compone di due fasi, la prima è quella iniziale e di dimagrimento in cui non si sollecita l’insulina – l’ormone prodotto a livello del pancreas e che attiva la produzione di grasso – ma si stimolano altri ormoni che invece degradano i lipidi. Solitamente per abbassare il colesterolo vengono eliminati i grassi e si preferisce un’alimentazione sana e leggera ma il vero nemico è proprio l’insulina.
Nella seconda fase, quella di mantenimento che dura circa tre mesi, si consolida lo stile alimentare e si studiano le reazioni metaboliche che si attivano dopo aver assunto un alimento. Lentamente, inoltre, si iniziano a reinserire i cibi in precedenza vietati (oltre a zucchero e sale ci sono anche aceto e latte vaccino).
Con la dieta Lemme viene messa in atto una particolare associazione dei cibi permessi, senza unire carboidrati e proteine mai nell’arco dell’intera giornata. Il farmacista sostiene che ingerendo il cibo, questo vada a provocare una reazione nell’organismo la quale – sfruttata nella corretta maniera – può indurre alla riduzione del peso corporeo.
Dieta Lemme: non saltare i pasti
Se è passata l’ora di pranzo e siete convinti che ormai sia troppo tardi non dovete cedere al digiuno. Il fegato durante questa fase rilascia uno zucchero, il glicogeno. Anche fare tanti piccoli pasti non fa dimagrire perché si induce l’organismo a produrre insulina. Purtroppo in entrambi i casi l’accumulo di grassi è assicurato.
Dieta Lemme: non sostituire i cibi
Vietato fare sostituzioni: se a cena la dieta Lemme prevede una sogliola non potete cucinare la platessa. I prodotti ittici non hanno tutti la stessa composizione biochimica e in alcuni casi, anche in assenza di glucosio, ecco che si attiva il processo di formazione dell’insulina.
Info utili e controindicazioni
Bisogna prestare grande attenzione alla veloce diminuzione del peso. Quest’ultima deve avvenire in maniera del tutto graduale, inoltre occorre restare nella soglia di dimagrimento di 4 chili in un mese. Superare questa barriera è molto pericoloso, oltre a perdere il grasso si rischia di ridurre la massa muscolare. Questo regime alimentare è sconsigliato nel caso di persone con la pressione bassa, donne in stato interessante o che si trovino nella fase di allattamento.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.
Ultimo aggiornamento: 14/10/2020