Ipertensione, in Italia il 30% della popolazione adulta ne soffre: come combatterla a tavola
4 Giugno 2017L’ipertensione: cos’è e che rischi comporta
L’ipertensione non è una vera e propria malattia ma una condizione dovuta all’elevata pressione del sangue nelle arterie. Un disturbo che può però rappresentare un fattore di rischio per il soggetto che ne soffre, in quanto aumenta la probabilità che si verifichino complicazioni cardiovascolari quali l’infarto miocardico o l’ictus cerebrale.
Alla luce di ciò è bene sempre individuare l’ipertensione e contrastarla, curarla. Il rischio aumenta con l’avanzare dell’età, questo perché i vasi arteriosi, invecchiando, si irrigidiscono. Quello dell’ipertensione è un problema che nel mondo interessa oltre 1 miliardo e mezzo di persone e in Italia il 30% della popolazione adulta.
Ipertensione, come combatterla a tavola
Il primo passo da fare per combattere la tendenza alla ipertensione è a tavola: evitando determinati alimenti, infatti, è possibile contrastare il fenomeno. In primis va evitato il sale, deve essere ridotto il consumo di grassi e incrementato quello di frutta e verdura. Queste tre regole sono fondamentali per allontanare la pressione alta.
Secondo passo: seguire una dieta alimentare equilibrata e cercare di raggiungere il peso forma ideale, in quanto nei soggetti in sovrappeso il cuore fatica di più per pompare il sangue in tutto il corpo. Esiste pertanto la dieta per l’ipertensione.
La dieta per l’ipertensione: cosa mangiare per allontanare il rischio di infarto e ictus
Per controllare il peso corporeo e ridurre il rischio di pressione alta bisogna stare attenti a tavola e contemporaneamente svolgere una costante attività fisica (almeno trenta minuti al giorno) al fine di bilanciare il rapporto calorie assunte/calorie consumate. Attenzione però alle diete ipocaloriche: sconsigliate quelle fai da te e farsi sempre consigliare da un medico, l’unico in grado di prescrivere un regime alimentare personalizzato e adatto alla vostra situazione.
Evitare il sale a tavola perché l’eccesso aumenta il rischio di pressione arteriosa. L’apporto di sodio giornaliero non deve superare i 2.400 milligrammi. Non solo il sale per condire i cibi, è bene evitare anche gli alimenti che ne contengono in grande quantità, come ad esempio i cibi confezionati e le carni lavorate come la salsiccia, l’hamburger, gli spuntini salati, le carni e le verdure conservate, i comuni dadi e le salse. Per regolarvi controllate le etichette dei prodotti già pronti e cercate di prediligere quelli che riportano almeno la dicitura “basso contenuto di sale” o “senza sale”.
Ridurre i grassi, soprattutto quelli saturi contenuti nella carne animale, in quanto sono i primi nemici capaci di far aumentare i livelli di colesterolo nel sangue. No quindi alla carne e i latticini molto grassi, regola numero uno per scongiurare l’infarto. Prediligere le carni bianche (e magre) e i latticini scremati, il pesce, i legumi e il pollo senza pelle.
Frutta e verdura non devono mancare a tavola. Anzitutto è bene assumerne più dosi al giorno, perché si tratta di alimenti ricchi di sostanze che contribuiscono a eliminare dall’organismo i radicali liberi, altra causa di danni ai vasi sanguigni. La frutta e le verdure sono altresì ricche di vitamine, minerali e fibre e hanno un basso apporto calorico. È consigliato mangiare cinque porzioni o più di frutta, cereali e verdura cruda al giorno.
Importante anche l’apporto di potassio: sì dunque ai cibi che ne sono ricchi, come avocado, spinaci, patate dolci, fagioli, banane e anche il caffè.