Acetosa: proprietà, benefici e controindicazioni

28 Febbraio 2018 0 Di Redazione

Acetosa: proprietà, benefici e controindicazioni

L’acetosa è una pianta erbacea perenne che si può trovare facilmente in tutta Italia. Questa pianta officinale è conosciuta anche per il suo caratteristico sapore amarognolo ed è utilizzata fin dai tempi antichi; anche gli Egizi e i romani la utilizzavano per condire brodi a base di pollo con lenticchie e pomodori. Questa pianta possiede diverse proprietà utili, infatti, che possono essere sfruttate soprattutto per il benessere e la funzionalità dello stomaco. Ecco quindi tutte le sue caratteristiche, le proprietà, i benefici e le possibili controindicazioni alle quali fare attenzione.

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Le proprietà dell’acetosa

Questa pianta officinale, come abbiamo già sottolineato, possiede proprietà che si rivelano molto utili per le funzionalità e il benessere dello stomaco. In particolare, tra le proprietà più importanti che è possibile sfruttare si annoverano quelle digestive, depurative, antinfiammatorie, diuretiche, emmenagoghe e stomachiche. Tra le vitamine e i principi attivi più importanti troviamo un alto contenuto di vitamina C, ossalati di calcio, potassio, acido ossalico e tartarico, tannini, amido, mucillagini e oli essenziali.

I benefici dell’acetosa

Grazie alle sue numerose proprietà, questa erba officinale può trovare diverse applicazioni utili al nostro organismo. La proprietà digestiva, infatti, aiuta le funzionalità dello stomaco e combatte la digestione lenta. Il contenuto di principi attivi, la vitamina C e le proprietà antinfiammatorie ne fanno una valida alleata contro le malattie da raffreddamento, come febbre, influenza, tosse, mal di gola e congestione nasale. La proprietà diuretica, invece, aiuta a depurare l’organismo e, in particolare, il fegato, i reni, la vescica e l’apparato urinario in generale. Inoltre, tra gli utilizzi, è possibile adoperare questa pianta in caso di emorroidi, ulcerazioni della bocca, inappetenza e disturbi che interessano l’apparato digestivo. Ovviamente, la presenza di fibre alimentari e mucillagini torna utile nei casi di problemi intestinali, come la stitichezza.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

Nonostante le sue numerose proprietà benefiche, anche l’acetosa può avere controindicazioni o dare luogo ad effetti collaterali se utilizzata in maniera impropria. I derivati di questa pianta, infatti, presentano un certo grado di tossicità nei confronti dei reni, per questo motivo è altamente controindicata in caso di iperacidità, reumatismi, gotta, calcoli e artrite. Nei casi di dosi elevate di consumo di foglie crude, è stato riscontrato un alto tasso di avvelenamento con lesioni ai reni. Per tutti questi motivi, dunque, prima di procedere al suo utilizzo, sarebbe buona norma consultare uno specialista o un medico.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.