Cinque esercizi di meditazione per prendersi cura della mente

6 Gennaio 2021 0 Di Redazione

In seguito all’accumulo di stimolazioni stressogene, corpo e mente percepiscono un disagio crescente che, nel tempo, può contribuire all’insorgenza di numerosi disturbi psicosomatici. La prima conseguenza che ne deriva consiste in una diminuzione di energia vitale e quindi nel peggioramento della routine quotidiana. E’ importante prendersi cura della mente nel modo corretto e – a tal proposito – si rivela di grande aiuto effettuare semplici esercizi di meditazione, il cui scopo è attenuare le tensioni, migliorando la consapevolezza di sé stessi. 

Prendersi cura della mente è il modo migliore per incrementare anche il benessere del corpo, in quanto ogni persona è costituita da un inscindibile binomio psicosomatico.

Prima di vedere cinque esercizi utili per prendersi cura della mente, facciamo una panoramica sulla meditazione benefici principali:

  • miglioramento della concentrazione;
  • allentamento della tensione;
  • potenziamento della capacità logica;
  • aumento della memoria;
  • rilassamento psicosomatico.

Respirazione

La respirazione consapevole rappresenta il fondamento di qualsiasi tecnica di rilassamento.

È necessario che la persona stia seduta con una postura rilassata e con occhi semichiusi per essere in grado di concentrarsi sul flusso di aria che entra e che esce dai polmoni, ignorando i pensieri negativi.

Contemplazione

Quella della contemplazione è davvero una tecnica portentosa per favorire il raggiungimento del benessere e allentare in tal modo lo stress. Bisogna focalizzare la mente su un’immagine soffermandosi su tutti i suoi aspetti, liberando la mente da qualsiasi altro pensiero e continuando senza limiti di tempo.

Esercizi di meditazione: visualizzazione

Grazie all’impiego di stimoli visuali volti a creare uno stato meditativo, è possibile astrarsi dalla realtà contingente e indirizzare l’attenzione su un’unica immagine piacevole.

In questo modo la mente rimane occupata da una percezione gradevole che favorisce i pensieri positivi.

Esercizi di meditazione: contare al contrario

La persona si dispone a occhi chiusi e incomincia a contare al contrario, partendo preferibilmente da un numero piuttosto elevato (ad esempio 50 o 100) fino ad arrivare a zero.

Il principale obiettivo da raggiungere è quello di liberare la mente da qualsiasi altro stimolo per focalizzarsi unicamente su un’attività meditativa non troppo impegnativa a livello intellettuale.

Meditazione con il fuoco

Da sempre il fuoco è il simbolo del pensiero assoluto, rappresentazione della purificazione e separato da qualsiasi collegamento spaziale oppure temporale. È sufficiente osservare con attenzione anche soltanto la fiamma di una candela per rimanere coinvolti dal suo movimento ritmico. Oltre al calore – un elemento già di per sé catartico – il fuoco simboleggia la luce, ulteriore aspetto strettamente collegato al pensiero.

Meditazione benefici: le cose da sapere

La mente umana può essere paragonata a un grande contenitore, in grado di ricevere stimolazioni positive e negative. Attraverso la tecnica meditativa viene offerta l’opportunità di allontanare le percezioni nocive e collegate allo stress, per incentivare quelle positive, rilassanti e benefiche. Chi si applica costantemente per prendersi cura della mente può allontanare il pensiero anche da ansia e paura, indirizzandolo verso sensazioni piacevoli.

Il principale vantaggio che si ottiene è rappresentato dallo stato di benessere psicofisico che consente all’individuo di superare momenti di crisi. La meditazione facilita la conoscenza di se stessi e la consapevolezza delle proprie risorse, incentivando autostima e sicurezza interiore. Secondo alcune ricerche scientifiche, chi si trova in uno stato di rilassamento mentale conseguente ad esercizi di meditazione sviluppa un sistema immunitario più reattivo nei confronti degli agenti patogeni infettanti.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 06/01/2021