Polenta integrale proprietà, benefici e come consumarla 

2 Gennaio 2021 0 Di Redazione

La polenta integrale viene preparata utilizzando farina di mais non setacciata, che cioè ha subito soltanto il primo processo di macinazione. Si mantengono quindi integre tutte le parti del chicco di mais, tra cui anche la crusca. È proprio grazie a queste caratteristiche che essa si presenta particolarmente granulosa, con un aspetto disomogeneo e quasi rustico. Vediamo insieme quali sono polenta integrale proprietà e caratteristiche essenziali in questo approfondimento.

L’aspetto della polenta integrale, oltre ad essere condizionato dalla maggiore granulosità, presenta anche un colore leggermente diverso da quella gialla in quanto tende al marrone brunastro. Questo cibo, oltre ad essere particolarmente sano, è dotato di un sapore molto gustoso, perfetto per accompagnare secondi piatti di carne.

Chi non ama la presenza di grumi, tipici di questo genere di polenta, può versare la farina in acqua fredda (invece che calda, come di consueto), accendendo successivamente il fuoco.

Esiste anche la versione istantanea della polenta integrale, che richiede tempi più brevi per la sua preparazione, pur non alterando quasi per nulla la resa gustativa finale.

Quali sono le caratteristiche nutritive della polenta integrale

La farina integrale utilizzata per ottenere questa polenta contiene numerosi elementi nutritivi, che sono:

  • carboidrati complessi;
  • vitamina A ed E;
  • fosforo;
  • calcio;
  • sodio;
  • rame;
  • potassio;
  • ferro;
  • manganese;
  • selenio;
  • acidi grassi insaturi;
  • proteine;
  • fibre alimentari.

Si tratta di una farina priva di glutine, che offre il notevole vantaggio di poter entrare nel regime alimentare dei celiaci i quali pertanto riescono a gustare un cibo appetitoso senza problemi digestivi. Questo ingrediente è in grado di conservare inalterato il germe del chicco di mais. È proprio lì che è racchiuso tutto il benefico patrimonio vitaminico e minerale presente nella pianta originale. Grazie all’elevata concentrazione di fibre, la polenta integrale viene considerata un cibo a basso indice glicemico, che pertanto viene assimilato gradualmente senza provocare l’insorgenza di dannosi picchi glicemici nel sangue.

Parlando di polenta integrale proprietà bisognerà anche dire come essa sia inoltre dotata di un notevole potere saziante per cui il suo impiego viene consigliato anche nei regimi ipocalorici quando c’è bisogno di perdere peso. La componente di grassi monoinsaturi che la caratterizza consente alla farina integrale di abbassare il livello di colesterolo LDL, la quota dannosa per cuore e vasi sanguigni. Se consumato a fine pasto, questo alimento è in grado di depurare l’organismo da eventuali tossine esogene introdotte col cibo, facilitando la digestione e ottimizzando l’assorbimento dei principi nutrizionali. 

Come consumarla

Sono davvero tanti i modi per consumare la polenta integrale che, grazie ai suoi valori nutritivi e al basso contenuto calorico, può essere mangiata tranquillamente anche tutte le settimane.

Come primo piatto essa è deliziosa pasticciata con ragù di carne oppure di verdure, mentre come pietanza si abbina perfettamente a selvaggina, arrosti, brasati e grigliate miste.

È ottima se condita con funghi, con zucchine trifolate, con pomodori saltati in padella e ricoperta di melanzane fritte. 

La polenta integrale può essere tagliata a fettine sottilissime da cuocere in forno, per ottenere squisite gallette, ideali se spalmate con formaggi molli. Per concludere degnamente un pasto essa può essere consumata tostata e intinta nel miele oppure nella confettura di prugne, per assaporare un dessert sano, appetitoso e non troppo calorico.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 01/01/2021