Rimedi naturali per la disfunzione erettile: il ginseng

29 Dicembre 2020 0 Di Redazione
disfunzione erettile

Chi soffre di disfunzione erettile e vuole porvi rimedio in maniera del tutto naturale deve sapere che il ginseng rappresenta la soluzione migliore, dato che può essere assunto senza particolari limitazioni d’età.

Il Panax Ginseng è una pianta che cresce nelle foreste della Corea del Nord e della Manciuria e appartiene alla famiglia delle Araliaceae, ma date le sue spiccate proprietà terapeutiche viene coltivata in tutta l’Asia. Facciamo dunque una panoramica sulla disfunzione erettile rimedi naturali offrendo un approfondimento sul ginseng. 

Disfunzione erettile e ginseng

In caso di disfunzione erettile rimedi naturali non mancano, senza dubbio però il ginseng è quello principale. Grazie ai suoi numerosi principi attivi, riesce a curare la disfunzione erettile in maniera efficace. Questa problematica è spesso causata da una vascolarizzazione del pene alterata, in quanto i vasi sanguigni intracavernosi possono presentare dei deficit funzionali e istologici.

La pianta interviene creando un effetto vasodilatatore dei corpi cavernosi e una crescita della pressione sanguigna, favorendo in questo modo la rigidità del pene con un notevole miglioramento dell’attività sessuale maschile. Se assunto con costanza, si potrà dire addio a tutti i medicinali tradizionali per l’erezione, basti pensare alla nota pillola blu.

Quali sono i principi attivi del ginseng

La maggior parte dei principi attivi del ginseng si trova nelle radici giallastre e non nelle bacche di colore rosso dall’aspetto decisamente più invitante. Questa pianta è dunque ricca di amminoacidi, vitamine del gruppo B, fenoli, proteine, polipeptidi e ginsenosidi, che a loro volta si suddividono in protopanxatriolo e propanaxadiolo.

Oltre a curare la disfunzione erettile, il ginseng rappresenta un valido rimedio contro lo stress e l’ipertensione, in quanto è capace di abbassare la pressione del sangue e di migliorare il funzionamento del sistema cardiovascolare. Le proprietà del ginseng sono riconosciute dalla medicina ufficiale, motivo per cui è uno dei rimedi naturali a cui si ricorre maggiormente. Infine è molto apprezzato dagli sportivi perché rappresenta un’ottima fonte di energia.

Ginseng ed effetti collaterali

Se si rispettano le dosi consigliate dal medico curante, il ginseng viene ben tollerato dall’organismo. In alcuni casi (per esempio l’uso scorretto, l’interazione con altri medicinali oppure il sovradosaggio) potrebbero però manifestarsi i seguenti effetti collaterali:

  • comparsa di reazioni allergiche e sfoghi cutanei;
  • diarrea;
  • ipertensione;
  • nausea;
  • insonnia;
  • emicrania.

Per utilizzare il ginseng contro la disfunzione erettile, occorre evitare innanzitutto i rimedi fai da te e rivolgersi sempre a uno specialista. Solo quest’ultimo è infatti capace di analizzare attentamente la condizione sanitaria e prescrivere il rimedio più adatto. Se si stanno assumendo altri farmaci è bene segnalarlo immediatamente poiché questa pianta espone ad elevati rischi di interazione, specialmente se si tratta di anticoagulanti, insulina, ipoglicemizzanti e caffeina.

Per quanto riguarda invece i dosaggi, se si tratta di compresse o di prodotto puro, di solito oscillano da uno a sette grammi al giorno suddivisi in almeno tre assunzioni. Il discorso cambia per i decotti, le polveri e gli infusi, perché contengono dosaggi più bassi di ginsenosidi. Se per esempio il ginseng viene assunto sotto forma di caffè o viene mischiato al latte, le qualità si riducono in modo considerevole e possono solo rappresentare una variante più salutare al caffè o al cappuccino.

Meglio invece evitare i prodotti contenenti zuccheri o aromi aggiunti, perché i principi attivi sono praticamente pari a zero (si apporterebbero all’organismo calorie inutili).

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 29/12/2020