Dieta Plank per dimagrire e perdere 9 chili in due settimane
5 Novembre 2020Nel vasto panorama dei regimi alimentari a disposizione per intervenire in maniera virtuosa sulla propria forma fisica, merita fare un approfondimento sulla ‘dieta Plank’.
Quest’ultima – molto diffusa in America – promette di far perdere, a chi scelga di seguirla quale personale regime alimentare, circa 9 chili in un paio di settimane. In che cosa consiste? E’ una dieta di tipo iperproteico che deve essere rispettata in maniera molto stringente. Naturalmente occorre fare mente locale sul funzionamento ma anche su quelle che sono le controindicazioni della dieta Plank.
Come funziona la dieta Plank
Stare bene con il proprio corpo impone di fare qualche sacrificio a tavola. Avere un buon rapporto con l’immagine che ogni giorno vediamo riflessa allo specchio è molto importante sia per l’umore che per ciò che concerne l’approccio alle varie attività di routine.
La principale caratteristica della dieta Plank è quella di prevedere soltanto tre pasti al giorno: sono dunque banditi spuntini e merende spezza-fame. La struttura di tale regime alimentare è molto rigida: si prevede di ripetere il medesimo menù settimanale per due settimane consecutive. Tale regime alimentare sarà, come accennato, iperproteico e ricco di carne, uova e pesce ma anche di altri alimenti purché a base di proteine. Una volta concluse le due settimane non è previsto che si debba seguire alcuna fase di mantenimento (ma attenzione all’effetto yo-yo se il metabolismo rallenta troppo).
Alimenti consigliati e come impostare l’attività fisica
Tra le principali caratteristiche della dieta Plank bisogna indicare l’estrema abbondanza dei grassi di origine animale. Al contrario, quelli vegetali sono pressoché inesistenti. No a zucchero e bevande alcoliche o gassate (acqua compresa), sì invece alla caffeina. Per quanto riguarda l’impostazione delle attività fisiche e motorie è sempre sconsigliato effettuarle in maniera troppo intensa.
Il menù dev’essere seguito alla lettera. L’obiettivo dichiarato della dieta Plank è riuscire a cambiare il metabolismo per bruciare i grassi extra e agevolare la perdita di peso. E’ sempre bene bere almeno un paio di litri d’acqua al giorno (o anche di più) poiché questo consente in parte di contrastare l’eccesso di proteine e migliorare la salute renale.
Il menu della dieta Plank
Passiamo alla composizione del menu. Questo, intanto, richiede sempre un consulto con il medico, il quale avrà cura di valutare la personale situazione. Si potrebbe impostare la settimana (il menù poi si ripete una seconda volta) in questo modo.
- Primo giorno: a colazione solo caffè purché senza zucchero, a pranzo spinaci e bietole saltate con due uova sode, infine a cena carne in padella con finocchi in insalata.
- Secondo giorno: a colazione sempre caffé senza zucchero, a pranzo bistecca e insalata di pomodori, mentre a cena una quantità a piacere di prosciutto cotto.
- Terzo giorno: a colazione caffé senza zucchero con una fetta di pane, a pranzo carote bollite e un uovo sodo, mentre a cena yogurt e frutta a piacere;
- Quarto giorno: a colazione caffé senza zucchero, a pranzo pomodorini e insalata verde con due uova sode, mentre a cena ancora insalata che accompagna del prosciutto cotto;
- Quinto giorno: a colazione carote e caffè, a pranzo pesce cotto al vapore, mentre invece per cena una fetta di carne con insalata verde;
- Sesto giorno: a colazione caffé senza zucchero e una fetta di pane, a pranzo carne alla griglia e un frutto, mentre a cena carote bollite e due uova sode;
- Settimo giorno: a colazione tè al limone, a pranzo carne di pollo, cena a piacere.
È bene fare mente locale sul fatto che la dieta Plank è da evitare nel caso di persone con problemi di diabete, donne incinte, persone con problemi ai reni. Abbiamo già accennato all’assenza di una fase di mantenimento dopo la dieta, ad ogni modo sarà sempre necessario procedere tenendo fuori zuccheri e alcolici, limitando anche carboidrati.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.
Ultimo aggiornamento: 05/11/2020