Erbe selvatiche: eccone 5 commestibili e curative

23 Ottobre 2020 0 Di Redazione
Erbe

Erbe selvatiche commestibili e curative

Passeggiare all’aria aperta per i prati non è solo uno svago per la mente, ma può diventare anche l’occasione giusta per raccogliere erbe selvatiche. In Italia sono infatti numerose le piante commestibili che portano benefici alla salute

Ecco un elenco di 5 erbe medicinali preziose per il nostro benessere e allo stesso tempo buone da mangiare.

Erbe selvatiche commestibili: ortica

L’ortica, tra le erbe selvatiche è sicuramente nota per via della particolarità delle sue foglie urticanti. Fra le erbe curative è però sicuramente una delle più efficaci dato che è ricca di vitamina C, proteine e antiossidanti.

Viene utilizzata in alcune ricette culinarie soprattutto nella preparazione di risotti, minestre, frittate e lasagne. La cottura di questa pianta permette di neutralizzare quel fastidioso effetto urticante provocato dai peli presenti sulle sue foglie. L’ortica è consigliata molto spesso nei soggetti anemici poiché contiene molto ferro e acido folico. Ha anche notevoli effetti sulla diuresi e sulla disintossicazione dell’organismo.

Melissa

La melissa rientra nella categoria delle erbe curative ed è famosa per le sue proprietà calmanti e rilassanti.

Germoglia soprattutto nei prati, specialmente sui terreni umidi. Le foglie della melissa sono la parte commestibile e sono utilizzate soprattutto nelle frittate, insalate o macedonie. La melissa è conosciuta per essere un efficace anti virale a causa dei  polisaccaridi presenti in essa.

È utile contro lo stress e in chi soffre di disturbi del sonno. Inoltre, questa pianta è consigliata anche per le persone che somatizzano l’ansia a livello gastroenterico. 

Borragine 

Tra le erbe selvatiche annuali molto comune che può essere facilmente trovata negli ambienti di campagna. I semi di borragine contengono oli vegetali che aiutano a prevenire malattie di tipo cardiovascolare e svolgono un’azione antinfiammatoria. Inoltre gli acidi grassi contenuti in questi oli contrastano le dermatiti e l’invecchiamento della pelle.

La borragine è ricca di estrogeni che svolgono una funzione benefica in quelle donne con un ciclo irregolare. Le foglie della borragine sono impiegate in svariate ricette come minestroni, ripieni di ravioli, frittate e torte salate e possono essere cotte al vapore oppure mangiate crude come insalata.

Cicoria

La cicoria è un’altra erba commestibile e dalle proprietà officinali. Cresce in maniera spontanea nei campi e nei terreni incolti e svolge una funzione depurativa sul fegato. Viene largamente utilizzata in molte pietanze come zuppe, vellutate, o piatti di pesce e carne.

La cicoria ha effetti benefici in coloro che soffrono di stitichezza ed è anche un buon rimedio per purificare la pelle. Contiene una fibra chiamata inulina capace di migliorare l’assorbimento del calcio. Inoltre riduce la sonnolenza e stimola la concentrazione. È ottima persino in chi  presenta patologie come il diabete in quanto è in grado di regolare la concentrazione di glucosio nel sangue. 

Tarassaco

Conosciuto anche con il nome di Dente di leone, il tarassaco è un’erba selvatica facilmente riconoscibile. Si tratta di una pianta che si sviluppa prevalentemente negli ambienti soleggiati ed estesi. Dal sapore amaro, il tarassaco può essere mangiato crudo sotto forma di insalata. Il tarassaco rientra nella casistica delle erbe curative poiché fa molto bene alla nostra salute. Le radici e le foglie sono utili per disintossicare il corpo data la grande quantità di acqua contenuta in esse. Il tarassaco è inoltre formato da zuccheri, antiossidanti e fitosteroli che abbassano la concentrazione di colesterolo. Infine questa erba rinforza il nostro sistema immunitario, stimola la diuresi ed è considerata un ottimo digestivo e lassativo naturale.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 23/10/2020