Frangola: proprietà, benefici e controindicazioni
13 Febbraio 2018Frangola: proprietà, benefici e controindicazioni
La frangola è una pianta appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae e originaria sia dell’Europa che dell’Asia. Cresce solitamente nelle brughiere, vicino ai corsi d’acqua e all’interno di boschi umidi. Nell’antichità veniva utilizzata per produrre polvere pirica ottenuta dal suo carbone. Oggi, invece, si sfruttano le sue proprietà benefiche, soprattutto nei confronti dell’intestino e delle affezioni che possono colpirlo. Ecco quindi tutte le sue caratteristiche, le proprietà, i benefici e le possibili controindicazioni alle quali dover fare attenzione.
Le proprietà della Frangola
La frangola è in grado di stimolare la peristalsi intestinale in quanto nella sua corteccia sono contenuti glicosidi antrachinonici. Si tratta di principi attivi che non vengono assorbiti totalmente dallo stomaco e dall’intestino tenue, al contrario, nell’intestino crasso vengono anche metabolizzati diventando così attivi. La flora batterica presente, infatti, ha la capacità di trasformarli in antroni, donando così proprietà carminative e lassative a questa pianta. Tra i principi attivi più importanti vi è la frangulina, capace di curare la stitichezza cronica e occasionale. Inoltre, la corteccia di questa pianta è in grado di ridare tono alle fibre muscolari intestinali.
I Benefici della Frangola
Grazie alle sue caratteristiche, dunque, questa pianta è molto utile nei casi in cui si soffra di affezioni che interessano l’intestino e, in particolare, le funzioni fisiologiche. È un valido alleato contro ogni tipo di stitichezza, anche cronica ed è in grado di fortificare e ridare vigore alle fibre muscolari intestinali. Al contrario di molti altri lassativi, naturali e non, questa pianta non genera assuefazione in chi la utilizza con le dovute precauzioni. La frangola è indicata nel caso in cui le feci debbano essere di consistenza molle e quando vi sono problemi che creano difficoltà nell’evacuazione, come vede ingrossate, ragadi o emorroidi, oppure dopo interventi chirurgici a livello rettale.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
Data la sua naturale caratteristica capace di ridare vigore all’intestino, questa pianta funge da lassativo naturale. Bisogna però fare attenzione in quanto vi sono possibili effetti collaterali e controindicazioni. Come tutti i lassativi, infatti, è caldamente sconsigliato il consumo per un tempo prolungato poiché potrebbe dare luogo alla sindrome dell’intestino pigro; ciò significa che potrebbe generarsi assuefazione con conseguente incapacità dell’intestino di evacuare naturalmente le feci. Ciò porta a dover utilizzare sempre il lassativo per ovviare la problema. Un suo consumo eccessivo o un alto dosaggio può dare luogo alla diarrea con dolori addominali, possibile disidratazione e perdita di potassio. Inoltre, è controindicata durante la gravidanza e nei bambini al di sotto dei 12 anni. Per ogni dubbio si consiglia di consultare il medico.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.