Frutta secca per perdere peso? E’ possibile, ecco come con mandorle noci e pistacchi

26 Settembre 2017 0 Di Redazione
Frutta secca a guscio per dimagrire? Sembra paradossale ma è così! Includere noci, mandorle, nocciole, pistacchi e noccioline nella dieta può ridurre l’aumento di peso e addirittura diminuire il rischio di sovrappeso e obesità. A confermarlo è uno studio.
I risultati della ricerca condotta dalla Loma Linda University School of Public Health e dalla International Agency for Research on Cancer, pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition, sono scaturiti dalla analisi 373.293 persone, tra i 25 e i 70 anni, reclutate tra il 1992 e il 2000 in 10 Paesi europei nell’ambito dello studio European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition.
Ebbene, in media questi soggetti sono ingrassati di 2 kg e 100 grammi nell’arco di 5 anni ma, tra loro chi consumava noci aveva accumulato meno chili. Gli amanti e consumatori di noci, mandorle, nocciole, pistacchi e noccioline, avevano inoltre un rischio del 5% più basso di diventare sovrappeso o obesi.

Lo studio ha reso inoltre evidente che chi includeva mandorle (15% delle calorie totali, in media 38 grammi al giorno) nella dieta vedeva ridursi maggiormente il grasso totale (di circa 1 chilo) rispetto a chi seguiva regimi alimentari privi di mandorle, nello specifico il grasso viscerale, che aumenta il rischio di malattie cardiache.

Cosa significa questo? Che il loro effetto saziante è di aiuto e che l’alto contenuto di grassi insaturi delle mandorle, in presenza di restrizione calorica, aumenterebbe l’ossidazione dei grassi, facendo ridurre soprattutto il grasso viscerale. Spiega Mariangela Rondanelli, professore di Scienze e tecniche dietetiche applicate dell’Università di Pavia:

“Oltre a questo possibile ruolo degli acidi grassi insaturi anche l’elevato contenuto di fibra e di proteine delle mandorle potrebbe contribuire a spiegare il risultato. Fibra e proteine, infatti, possono aiutare ad aumentare il senso di sazietà. Inoltre, grazie a magnesio e fosforo, a tirosina e triptofano, tutte sostanze ben rappresentate nelle mandorle, vi può essere anche un miglioramento del tono dell’umore che aiuta l’aderenza alla dieta”.

Sebbene i risultati di questo studio attendano nuovi approfondimenti, va tuttavia sottolineato che la frutta secca oleosa è fra gli alimenti maggiormente rivalutati dalla recente ricerca, soprattutto in virtù del ruolo protettivo svolto nei confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori.
Sì dunque, sempre all’interno di un regime alimentare equilibrato, a porzioni controllate di frutta secca: circa 30 g al giorno e, soprattutto, alternata. Le noci sono infatti ricche di acido alfa linolenico (un acido grasso della serie omega 3), i pinoli invece abbondano di proteine e magnesio, le mandorle di fibra le nocciole di vitamina E, potente antiossidante. Ecco perché sarebbe bene mangiarne un po’ di tutti i tipi.