Come migliorare la concentrazione con le erbe
6 Maggio 2013Insonnia, stanchezza e ansia sono le cause più comuni con cui chi lavora, studia e tiene la mente sempre impegnata deve fare i conti. Una scarsa capacità di concentrazione allunga i tempi di apprendimento e di studio, determinando una maggiore stanchezza e ansia. Quest’ultima può scaturire nell’insonnia che, a sua volta interferisce con la concentrazione. Insomma, un circolo vizioso. Vediamo quali sono i rimedi naturali da scegliere per migliorare la concentrazione con le erbe.
Tisane, infusi e tinture madri
A venirci incontro sono le piante (fitoterapia) o le gemme da queste prodotte (gemmoterapia) attraverso tisane, infusioni, tinture madri, estratti idroalcolici, pillole a base di erbe e perfino profumi. Ovviamente, preparate nelle giuste dosi e con l’ausilio di esperti erboristi. Oppure ricorrendo ad infusi facilmente acquistabili nei supermercati che abbiano le componenti di quelle erbe qui di seguito indicate. Si tratta comunque di rimedi che ci vengono in ausilio e non di prodotti magici che eliminano i problemi. Non basta una tisana per ritrovare la concentrazione né è utile berne 10 o più in un giorno per velocizzarne gli effetti.
Vediamo in dettaglio quali piante aiutano e migliorare la concentrazione. Il polio è una pianta in grado di agire sulle ghiandole surrenali donando tonicità all’organismo e stimolando la concentrazione. Appartenenti alla stessa categoria ci sono la salvia, l’origano, la melissa, il rosmarino, la maggiorana e il timo. Molte di queste piante sono in grado di stimolare l’organismo già attraverso il profumo. Creare delle ‘composizioni’ aiuta. Meglio se riusciamo a trovare in erboristeria o nei grandi supermercati tisane specifiche a base di queste erbe.
Per la memoria, molto buono è un prodotto gemmoterapico ottenuto dai semi della betula verrucosa. La bacopa monniera è, invece, la pianta per eccellenza per la memoria ma è meno facile da reperire.
Come migliorare la concentrazione con le erbe in caso di stress e sonnolenza
Per resistere allo stress e alla sonnolenza, la quercia è un buon ritrovato. Più facile, però, ricorrere a bevande tonificanti, come il ginseng, reperibili al supermercato e perfino al bar. Come il caffè, però, non bisogna eccedere per evitare di avere problemi di insonnia e tachicardia.
Inoltre possiamo ricorrere ad un buon infuso di rosmarino. E’ una pianta dai benefici effetti che, oltre ad eliminare l’affaticamento, aiuta la concentrazione.
Caso contrario è quello dell’ansia e della tensione da esame. Per migliorare la concentrazione con le erbe si potranno utilizzare melissa e biancospino. Sono veri e propri toccasana, hanno un effetto molto calmante e donano una condizione di tranquillità senza provocare alcuna sonnolenza.
E in caso di insonnia? Sicuramente la passiflora ma solo per brevi periodi. La pianta, infatti, se assunta spesso e in dosi massicce provoca sonnolenza e altri effetti collaterali. Anche in questo caso, è importante sottolineare che tale rimedio costituisce solo un ausilio al buon sonno. Quest’ultimo deve essere sempre procurato in maniera naturale e spontanea. Sarà corretto evitare, ad esempio, zone rumorose o assumere alcolici e prodotti a base di caffeina nelle ore serali.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.
Ultimo aggiornamento: 13/02/2021