Taro, radice simile alla patata: proprietà e usi
21 Novembre 2017Taro, radice simile alla patata: proprietà e usi
Il taro è il tubero di una pianta acquatica chiamata Colocasia Esculenta, una varietà originaria dell’India e che nel tempo si è diffusa in ogni parte del mondo. Questo alimento presenta dimensioni modeste ed è caratterizzato da una buccia color marrone e dalla polpa bianca e croccante. Di norma si utilizza come contorno o stufato da accompagnare alle portate importanti come la carne o da integrare con molte tipologie di verdure. Ecco tutte le sue proprietà, i benefici per il corpo e i suoi utilizzi.
Le proprietà del taro
Il taro è una radice o tubero che possiede diverse proprietà benefiche per il nostro organismo. La prima fra tutte è quella digestiva, seguita dalle proprietà carminative e lassative molto utili per il benessere dell’intestino. Questo alimento, inoltre, è molto utile per la crescita delle ossa in quanto molto ricco di sali minerali come il calcio, il manganese, il fosforo, il potassio e lo zinco. È ricco di vitamine, soprattutto la vitamina E e B6 e di sostanze utili all’organismo come i fenoli e gli amidi.
I benefici del taro
Grazie alle sue proprietà il taro è un alimento molto utile in cucina e per il nostro organismo. Per chi ha problemi di digestione, come la digestione lenta o episodi di reflusso gastroesofageo, questo tubero può essere un valido alleato. La presenza di fibre lo rende un buon alimento per combattere la stitichezza e il gonfiore e dolore addominale.
Come utilizzare il taro
Questo tipo di alimento non è ancora di facile reperibilità. È possibile trovarlo in alcuni mercatini particolari dedicati alla gastronomia etnica e internazionale oppure si può ordinare online. In cucina viene utilizzato come contorno e accompagnato alle verdure: può essere stufato, bollito, fritto, arrostito o consumato come purea. Può essere cucinata negli stessi modi nei quali si cucina la nostra patata, e si può consumare anche nei ristoranti di cucina cinese.
Controindicazioni
Rispetto alla patata che siamo abituati a mangiare, il taro ha bisogno di alcuni accorgimenti per non incorrere in spiacevoli effetti. In primo luogo, bisogna evitare di consumarla cruda in quanto tossica per l’organismo. È necessario, infatti, bollirla prima di consumarla e si deve fare anche molta attenzione a non entrare troppo in contatto con la polpa, soprattutto quando la si maneggia con le mani. Il motivo risiede nel fatto che può causare irritazioni e arrossamenti, soprattutto agli occhi.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.