Uva Ursina: proprietà, benefici per la cistite

30 Dicembre 2017 0 Di Redazione

Uva Ursina: proprietà, benefici per la cistite

L’Uva ursina è una pianta arbustiva, generalmente piccola, che cresce lungo i sottoboschi, quando gli ambienti risultano rocciosi e dal clima fresco. Di norma cresce nel nord Europa, in Italia, sugli Appennini e le Alpi. La fioritura giunge a primavera inoltrata, mentre i piccoli frutti rossi compaiono durante l’estate. La pianta deve il suo nome al fatto che gli orsi se ne cibano in grandi quantità. Possiede molte proprietà benefiche, soprattutto per l’apparato urinario e contro le infezioni. Ecco tutte le sue caratteristiche, le proprietà e le controindicazioni.

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Le proprietà dell’Uva ursina

Questa pianta e in particolare le sue bacche rosse, possiedono molte proprietà benefiche molto utili per l’apparato urinario. È presente, infatti, uno specifico principio attivo che aiuta a combattere le infezioni del tratto urinario, soprattutto la cistite che solitamente può colpire durante la stagione invernale. Il principio attivo si chiama idrochinone ed è un forte antibatterico naturale capace di disinfettare il tratto urinario. Nell’Uva ursina sono inoltre presenti grandi quantità di flavonoidi che assieme all’arbutina producono un effetto diuretico, il quale, a sua volta, contribuisce a depurare l’organismo, i reni, il fegato e la vescica.

Come usare l’Uva ursina

Spesso di questa pianta si usano le foglie per produrre tisane, infusi, decotti e il macerato freddo. Di norma vengono usate per combattere nello specifico la cistite e le diverse infezioni che possono colpire il tratto urinario, ma essendo un ottimo battericida naturale, la tisana può essere adoperata con l’aggiunta di miele per curare le affezioni del cavo orale, come la sinusite, il mal di gola, la tosse, la febbre, l’influenza e la congestione nasale. In caso di cistite acuta, di solito, si utilizza la tintura madre: si diluiscono almeno 50 gocce in mezzo litro d’acqua da consumare durante l’intera giornata.

Controindicazioni

Come molte altre piante, anche l’uva ursina presenta delle controindicazioni e degli effetti collaterali se non utilizzata nel modo corretto. In primo luogo bisogna ricordare le sue forti proprietà diuretiche e drenanti, per questo motivo non deve essere utilizzata da soggetti che presentano patologie renali, questo perché rischia di sovraccaricare il lavoro dei reni. Inoltre, l’uva ursina può provocare alcuni disturbi di natura gastrica come nausea, vomito, acidità di stomaco. Solitamente questo problema può essere risolto con la diluizione in acqua e con l’aggiunta di menta piperita, che funge da gastroprotettore. Se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza, allattamento e nei casi di ipersensibilità. In ogni caso è buona norma ascoltare il parere del medico.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.