Assenzio: proprietà benefiche, come assumerlo e controindicazioni

13 Dicembre 2019 0 Di Redazione

Tutti conosciamo il liquore all’assenzio, non tanto perché lo si è assaggiato, ma perché è molto noto nella filmografia, in pellicole riguardanti soprattutto i “poeti maledetti” del 1800, che ne facevano uso per stimolare visioni ed effetti allucinogeni. Infatti la pianta dell’assenzio (Artemisia absinthium L.) contiene al suo interno un olio essenziale con principi tossici, e per questo è uno dei rimedi naturali che deve essere utilizzato con molta cautela e sotto la direttiva di un medico o erborista.

Detto questo, oggetto dell’articolo di oggi non è certo il liquore all’assenzio, ma quello che possiamo bere come estratto fluido, decotto o infuso.

Vedremo per che cosa è indicato l’assenzio, quando e come assumerlo e quelli che potrebbero essere i suoi effetti collaterali. Termineremo con un interessantissimo video del dott. Ivo Bianchi, che ha davvero molto da raccontarci sull’assenzio…

Assenzio: proprietà benefiche, come assumerlo e controindicazioni

Infuso di assenzio

Le proprietà benefiche dell’assenzio sono ampiamente conosciute e da moltissimo tempo; è una pianta dal sapore amaro che è particolarmente indicata per i disturbi dell’apparato digestivo, per abbassare la febbre alta e per stimolare un flusso mestruale abbondante.

Come la gran parte delle erbe amare, l’assenzio ha anche un influsso benefico per quanto concerne le secrezioni biliari, favorisce la digestione e sconfigge parassiti e vermi intestinali.

L’assenzio è anche utilizzato per stimolare l’appetito in pazienti convalescenti, simile in questo alla pappa reale ad esempio (l’infuso di assenzio, in questi casi, è consigliato berlo circa 30 minuti prima di iniziare a mangiare).

L’infuso si prepara utilizzando circa mezzo cucchiaino di tè di assenzio da sciogliere in 150 ml di acqua bollente; con questa concentrazione è possibile berne anche 3 tazze al dì.

L’assenzio può essere impiegato anche per uso topico, come “rimedio della nonna” per schiarire le macchie della pelle, sfiammare le punture di insetti e accelerare la rimarginazione delle ferite.

Controindicazioni dell’assenzio

Essendo una pianta dall’olio essenziale contenente sostanze tossiche, è sempre necessaria molta cautela nell’utilizzarla per la cura interna del corpo.

Ogni terapia naturale a base di assenzio non dovrà avere durata continuativa per più di 20 giorni.

L’assunzione di infusi, decotti o bevande a base di assenzio è assolutamente sconsigliata nei seguenti casi:

  • allattamento al seno (perché rende il latte amaro);
  • ulcera peptica gastro-duodenale;
  • infezioni ginecologiche di vario tipo.

Come effetti collaterali classici, l’assenzio può certamente annoverare forte nausea, vomito, ipotensione, diarrea, diminuzione del ritmo cardiaco, spossatezza.

Chiudiamo questo articolo, come anticipato all’inizio, con un video del dott. Ivo Bianchi molto interessante dedicato all’assenzio, che intreccia ricordi autobiografici e conoscenza scientifica.