Utilizzo della cera d’api: cosmesi e suggerimenti di benessere

6 Novembre 2019 0 Di Redazione

Le proprietà e gli usi del miele nonché dei suoi derivati, sono ampiamente riconosciute e apprezzate. La cera d’api, in particolare, viene prodotta dalle giovani api operaie e offre una vasta gamma di benefici, particolarmente vantaggiosi per la pelle e l’organismo.

Le sue qualità antibatteriche e idrorepellenti forniscono una protezione essenziale contro gli agenti esterni dannosi. 

Inoltre, le proprietà filmanti, lenitive ed emollienti della cera d’api possono alleviare le irritazioni e le infiammazioni cutanee, mantenendo la pelle idratata e contribuendo alla sua rigenerazione e guarigione. 

Grazie alle sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, può anche offrire sollievo durante i periodi di raffreddore.

La storia millenaria della cera d’api evidenzia la sua versatilità e importanza. Usata dagli antichi egizi nei processi di mummificazione e nella costruzione navale, e successivamente impiegata dalle popolazioni romane per proteggere i dipinti dall’umidità, la cera d’api ha attraversato i secoli mantenendo la sua utilità.

Oggi, i suoi usi sono molteplici e variegati: in cosmesi e farmacologia per la cura dei capelli e della pelle, nel settore dell’artigianato e del restauro per le sue qualità protettive, in quello alimentare per le sue qualità di conservazione.

Tipologie di cera d’api: differenze

cera d'api utilizzo

Dal punto di vista della purezza e del colore, si può affermare che la cera d’api proveniente dalla lavorazione degli opercoli rappresenta la qualità più elevata

Al contrario, la cera ottenuta dai favi vecchi tende ad essere più scura a causa dei residui lasciati dalle larve, rendendo il processo di estrazione più laborioso e meno conveniente economicamente. 

La cera di raschiatura, invece, è considerata la meno pregiata a causa della presenza significativa di residui di propoli.

La stabilità e l’immunità agli insetti e agenti microbici della cera in pani sono ben riconosciute. 

Tuttavia, prima della fusione, la presenza di miele, polline e api può provocare fenomeni fermentativi che influenzano negativamente l’odore del prodotto finito. La presenza di polline ed esuberi rende inoltre difficile la protezione dalla proliferazione delle tarme.

Come sciogliere la cera d’api in casa

Come utilizzare la cera d’api grezza? Innanzitutto fondendola: riguardo ai metodi diversi approcci sono stati sviluppati nel corso del tempo. 

La metodologia tradizionale del pentolone, protetto dall’acqua per evitare danni alla cera a temperature superiori ai 100°C, rappresenta una delle opzioni più antiche ed economiche. 

Un’evoluzione di questo metodo prevede l’uso di contenitori più grandi e la sostituzione del mestolo con un rubinetto per una migliore gestione del processo.

Un’altra soluzione economica è la sceratrice solare, che sfrutta l’energia solare per fondere la cera. 

Questo sistema, adatto principalmente alle giornate calde estive, utilizza un contenitore chiuso con vetro per accumulare il calore solare e sciogliere la cera posta su una superficie inclinata.

Infine, la sceratrice a vapore sfrutta il calore del vapore acqueo per sciogliere la cera

Questo metodo si dimostra efficace quando la cera è in forma non compressa, come nel caso dei favi o degli opercoli sfrondati, ma risulta meno efficiente con la cera compatta e negli opercoli pressati.

Come fare la crema con la cera d’api

La crema per il viso a base di cera d’api rappresenta una scelta eccellente per mantenere la pelle idratata ed elastica, considerando la sua costante esposizione agli agenti atmosferici che possono accelerare il processo di invecchiamento cutaneo.

Quando si prepara la crema in casa, è importante ricordare di sterilizzare accuratamente il contenitore destinato alla conservazione del prodotto.

Il processo di preparazione coinvolge lo scioglimento della cera d’api a bagnomaria, seguito dall’aggiunta graduale degli oli essenziali e delle combinazioni adatte al tipo di pelle. 

Dopo l’amalgamazione degli ingredienti, si lascia raffreddare il composto per un paio di ore prima dell’uso.

3 Consigli per ogni esigenza

Per nutrire la pelle particolarmente secca, si può preparare una crema alla cera d’api e miele. Ecco cosa serve: 50 gr di miele di castagno, 60 gr di cera d’api, 125 ml di olio di avocado, 125 ml di olio d’oliva, 10 gocce di olio essenziale di limone, 10 gocce di olio di lavanda e 10 gocce di olio d’incenso. 

Per chi ha la pelle tendenzialmente grassa, si può optare per una crema alla cera d’api con tea tree oil. Questi gli ingredienti:  20 gr di cera d’api e poi mescolarvi 50 ml di olio extravergine di oliva, 20 ml di acqua di rose e 10 gocce di tea tree oil.

Infine, per una pelle vellutata, si può aggiungere un pezzo non molto grande di cera d’api a 3 cucchiai di olio di mandorle dolci, 1 cucchiaio di acqua tonica all’argilla e 6 cucchiai di olio essenziale alla lavanda. 

Queste formulazioni permettono di ottenere texture delicate e in linea con le caratteristiche dell’epidermide, che viene idratata in profondità, risultando soffice e luminosa.