Fame nervosa: i consigli per combatterla

13 Luglio 2013 0 Di Redazione

Molto spesso alla base di malattie o disfunzioni anche a livello ormonale, possono esserci problemi legati a una cattiva alimentazione e a uno stile di vita non propriamente ideale. Motivo per cui è così importante tenere sotto controllo il peso del nostro corpo e anche ciò che vi introduciamo. Ecco perché sarà utile fare un approfondimento sulla cosiddetta “fame nervosa”, che non è una malattia ma un disturbo a livello psicologico.

Gli esperti generalmente la fanno derivare dal benessere della società di oggi e dai tanti vizi a tavola. Sono molti i soggetti che infatti, magari inconsapevolmente, riescono a trovare soddisfazione solo nel momento in cui hanno qualcosa tra i denti. Generalmente si tratta di uno snack, qualcosa di dolce: un gesto che spesso si ripete più di una volta tra un pasto e il successivo. Dietro gli attacchi di fame nervosa ci sono però spesso anche noia, rabbia, stress e paura.

fame nervosa: come contrastarla

Ovviamente stiamo parlando di un’abitudine poco salutare, la quale soprattutto può portare un gran numero di scompensi nel nostro organismo. Come evitarlo? Occorre fare 5 o più pasti al giorno, così da sentire spesso lo stomaco pieno e senza avere bisogno di introdurvi ancora sostanze. Certamente bisogna fare spuntini non eccessivamente abbondanti e che soprattutto abbiano buone quantità di frutta fresca, verdura e acqua. L’obiettivo infatti, in tutte le stagioni e specie quando arriva il caldo, è mantenere il corpo sempre idratato.

Importante è anche controllare ciò che si beve, poiché molto spesso in estate si è tentati da una bevanda in lattina fredda. Ebbene, una tantum può andar bene, ma è un’abitudine a lungo andare potenzialmente dannosa per il nostro corpo. Si deve limitare un consumo eccessivo, talora preferendo thè e tisane.

Fame nervosa rimedi naturali

La fame nervosa può scattare all’improvviso, a metà giornata come nel bel mezzo della notte. A un certo punto il nostro cervello avverte il corpo di un calo di zuccheri, dando l’input di mangiare e innescando la ricerca di cibo. Vediamo quali sono in caso di fame nervosa rimedi naturali più interessanti, tenendo presente che ci sono alcuni cibi in grado di ridurre questa strana sensazione.

Il motivo è presto detto: si tratta di alimenti e bevande che, grazie al triptofano contenuto al loro interno, consentono di ottenere in brevissimo tempo una sensazione di benessere e sazietà. La banana è la principale fonte di triptofano ma non è l’unica. Ci sono anche formaggi freschi e lattuga, così come i legumi secchi e il latte oppure ancora le uova. Scegliere di mangiare cibi ricchi di bromo come la frutta secca, in particolare le mandorle, e il cioccolato amaro o le castagne si rivelerà una scelta altrettanto corretta.

Antipasti, pane e pasta: le cose da sapere

E’ importante inoltre fare mente locale sul fatto che ci sono alcune buone abitudini che è sempre utile introdurre nelle personale routine alimentare per contrastare gli attacchi di fame nervosa. Fare antipasti a base di vegetali ricchi di fibre consente di ridurre la sensazione di nervoso creando massa nello stomaco.

E’ sbagliato inoltre pensare di dover cancellare dalla propria tavola cibi come la pasta e il pane. Sono infatti capaci di stimolare la produzione e il rilascio di serotonina (un enzima che regola il meccanismo dell’appetito). Bene gli abbinamenti di pasta e verdure, in particolare cavolo, bietola e broccoli (che dovranno essere anche a colpo d’occhio in quantità superiore rispetto alla pasta).

Bere molta acqua è importante, così come sarà utile mangiare cibi piccanti ma lentamente per assicurarsi un senso di sazietà. Tisane, tè e centrifugati ma anche succhi di frutta aiutano ad eliminare la fame nervosa senza il rischi di ingrassare.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2021