Feijoa: proprietà e benefici per i malanni invernali
27 Gennaio 2018Feijoa: proprietà e benefici per i malanni invernali
La Feijoa è un frutto tropicale che origina dall’omonima pianta appartenente alla famiglia delle Mirtaceae e viene coltivata principalmente in sud America, ma anche in Africa e nell’Italia meridionale. Si tratta di un alimento ricco di vitamina C e sali minerali ed è consigliato soprattutto durante la stagione invernale in quanto è in grado di favorire la guarigione dai malanni dovuti a sindrome da raffreddamento, come tosse, mal di gola, febbre, influenza e congestione nasale. Ecco tutte le sue caratteristiche, i benefici, le proprietà e come utilizzarlo.
Le proprietà della Feijoa
Questo frutto possiede molte proprietà benefiche per il nostro organismo. Contiene alte quantità di vitamina C, molto utile contro le principali malattie da raffreddamento che insorgono durante la stagione invernale. L’apporto in termini di colesterolo, invece, è quasi pari allo zero, per questo può essere inserito tranquillamente nel regime alimentare. Contiene, inoltre, alte quantità di fibre alimentari, beta carotene e vitamina B6, oltre a sali minerali come lo iodio e ai flavonoidi. Tra le proprietà si annoverano quelle lassative, carminative, stimolanti per la risposta immunitaria e antitumorali secondo alcuni studi, per via della presenza di quercetina e canferolo.
I benefici della Feijoa
Grazie alle sue proprietà, questo frutto può essere un valido alleato durante la stagione invernale in quanto la presenza di vitamina C aiuta a prevenire i principali malanni invernali. Le fibre alimentari, invece, donano proprietà lassative e carminative e possono favorire le regolari funzioni intestinali e combattere gli episodi di stitichezza e gonfiore addominale, attenuandone anche i dolori. La presenza di flavonoidi, infine, favorisce la protezione e il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio.
Come utilizzare la Feijoa
Il frutto della pianta può essere assunto in vari modi in base al tipo di utilizzo che ne vogliamo fare. È molto consigliata, ad esempio, la classica spremuta, ma può essere consumato anche nella macedonia o fresco. È anche possibile adoperare i fiori per farne una tisana o un infuso, in questo caso si possono anche sfruttare le sue proprietà antibiotiche, molto utili in caso di infezione di origine batterica. Per quanto riguarda le possibili controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali, ad oggi non sono stati registrati effetti dannosi causati dal consumo di questo frutto. Data la forte presenza di fibre alimentari sarebbe comunque opportuno non eccedere nelle dosi in quanto potrebbe dare origine a disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale. Per ogni dubbio, comunque, si consiglia di consultare un medico o un nutrizionista.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.