Guaranà: proprietà e benefici per il cervello
26 Luglio 2020Guaranà: proprietà e benefici per il cervello
Il guaranà è una pianta rampicante originaria del Brasile nei cui semi è possibile trovare alti quantitativi di teobromina, teofillina e caffeina, elementi energizzanti che aiutano l’organismo a combattere le malattie da raffreddamento come la tosse, il raffreddore e il mal di gola, e forniscono energia nei periodi di spossatezza e stanchezza cronica come i cambi di stagioni e i periodi freddi. Durante la stagione invernale, infatti, veniamo spesso colpiti da stanchezza, spossatezza, affaticamento, stress e difficoltà a concentrarsi. Questa pianta può correre in nostro aiuto, ecco tutti i benefici e le proprietà per il cervello.
Le proprietà del guaranà
Questa pianta possiede numerosi benefici soprattutto a carico del sistema nervoso e del cervello. In particolare, i suoi semi sono ricchi di guaranina, un principio attivo molto simile alla caffeina e che favorisce il rilascio di adrenalina e noradrenalina, due ormoni che provocano l’accelerazione della frequenza cardiaca e l’aumento della pressione arteriosa. Inoltre, possiede proprietà dimagranti e per questo può essere integrato nelle diete per favorire il peso corporeo e la linea.
I benefici del guaranà
Grazie alle sue proprietà, la pianta può essere molto utile come stimolante naturale ed energizzante in quanto contribuisce all’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Come stimolante, inoltre, viene utilizzato contro lo stress, l’ansia e la depressione e nei periodi di convalescenza e astenia. Gli estratti di guaranà, infatti, vengono impiegati in ambito sportivo per incrementare le prestazioni e la resistenza allo sforzo. A livello cerebrale, invece, è in grado di stimolare la concentrazione e aumentare la memoria, nello stesso tempo diminuisce la sensazione di affaticamento.
Le controindicazioni
Il guaranà, come molte altre piante, possiede degli effetti collaterali che è bene conoscere prima di assumerlo. Tra gli effetti avversi di un uso eccessivo della pianta vi sono i seguenti: tachicardia, insonnia, ipertensione, nausea, vomito, ansia, tremori, convulsioni, mal di testa. Se ne sconsiglia, inoltre, l’utilizzo durante la gravidanza, l’allattamento o nel caso di soggetti con problemi di natura psichiatrica. In caso di diabete, problemi renali, ipertiroidismo e malattie cardiovascolari se ne sconsiglia altamente l’utilizzo. Non deve essere assunto in periodi nei quali si assumono farmaci neurostimolanti e non deve essere consumato per un arco di tempo superiore ai tre mesi. In ogni caso, al fino di scongiurare episodi collaterali o reazioni avverse, si consiglia di consultare uno specialista o un medico. L’assunzione, solitamente, avviene tramite compresse.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.