Alimenti poveri di grassi per migliorare la salute e dimagrire

12 Novembre 2019 0 Di Redazione

Mangiare sano e dimagrire è il sogno (possibile) di tutti. Specie al giorno d’oggi, quando ormai è stata compresa a livello globale la cruciale importanza di una dieta corretta per il benessere generale dell’organismo.

Si è sviluppata una sempre maggiore curiosità per la giusta conoscenza di quali siano le proprietà dei diversi cibi che si assumono, un’attività divenuta di routine che consente di informarsi al meglio prima di sedersi a tavola, e che inizia già nel momento della scelta e dell’acquisto dei prodotti alimentari.

I grassi vengono spesso identificati come uno spauracchio, ritenuti in massima parte responsabili di malattie cardiovascolari e dell’obesità, anche se la loro funzione nell’organismo è più ampia e complessa.
Resta comunque il fatto che l’esagerazione non è mai un comportamento corretto, quindi bisogna sempre fare attenzione da un lato ai cibi indicati come ‘brucia-grassi’, mentre dall’altro occorre cercare di scegliere degli alimenti che contengano grassi in quantità ridotta.

Quanto al funzionamento dell’organismo, i grassi di origine vegetale hanno una certa importanza per l’uomo, poiché hanno una funzione cruciale sia da un punto di vista strutturale che del metabolismo. Se scendono infatti al di sotto di una soglia minima possono tradursi anche in problemi di salute spinosi, come ad esempio una cute molto secca, eritemi generalizzati, capelli ispidi, e una carenza importante delle piastrine in circolazione nel sangue.

I consigli per una dieta bilanciata, con cibi poveri di grassi

Olio extravergine di oliva per dieta mediterranea

Un’assunzione equilibrata di grassi è invece in grado di aprire le porte a determinate funzioni positive, come una giusta regolazione ormonale o assicurare la produzione di energia metabolica, specie nel corso di attività ad intensità medio bassa. Oppure, ancora, i grassi assicurano una funzione antiossidante e – cosa da non sottovalutare – regolano i riflessi e l’umore.

Ecco dunque spiegato come, in linea generale, i grassi non siano a prescindere, del tutto, degli elementi nocivi per il corretto funzionamento dell’organismo: quello che è sbagliato è un loro consumo eccessivo che, abbinato con una dieta scorretta, sbilancia l’assunzione raccomandata dei nutrienti.

Nell’ampio menù composto da alimenti con la caratteristica di essere poveri di grassi compaiono certamente la carne magra e il pesce, le uova, i cereali e le verdure.
Ok dunque a crostacei, pesce magro e tacchino, ma anche al consumo di riso, legumi, pane integrale, fagioli e fave.

Bene osservare una dieta dove vi sia il giusto contributo energetico assicurato da yogurt e ricotta, senza dimenticare quanto è fondamentale la presenza nella lista di frutta e verdure: mais e lamponi, carciofi e pere sono in cima alla classifica del gradimento.

Tra gli alimenti poveri di grassi che consentono di dimagrire con una dieta bilanciata, compaiono anche funghi e alghe commestibili, in pieno stile ‘vegan friendly’ e con un ridotto contenuto di lipidi, oltre che con un ampio ventaglio di funzionalità benefiche.

E’ chiaro che il consiglio di un medico nutrizionista è sempre l’ideale quando si affronta un cambio del regime alimentare in questo senso: vietato improvvisare diete fai-da-te, insomma, che potrebbero essere solo essere dannose per l’organismo, soprattutto perché, come cercheremo di spiegare nel prossimo paragrafo, c’è una bella differenza tra grassi saturi e insaturi, ed eliminare di colpo tutto può provocare anche gravi carenze nel nostro organismo.

Differenza tra grassi saturi e insaturi

C’è da fare anche una fondamentale distinzione, nell’ambito del mangiare sano, che riguarda i grassi saturi e i grassi insaturi.
Questi si differenziano in base alla composizione della loro molecola, in quanto un grasso saturo ha dei legami singoli mentre uno insaturo ne presenta almeno uno di tipo doppio.

C’è una regola aurea, che precisa come all’interno di una dieta un eccesso di grassi saturi – più difficili da metabolizzare e capaci di aumentare il colesterolo – corrisponda a un più alto rischio di sviluppare patologie specie cardiovascolari. Mentre invece, una dieta che sia ricca di acidi grassi insaturi (come gli Omega3), più sobria come è la ‘nostra’ dieta mediterranea, comporta una lunga scia di benefici per l’organismo.

Il consiglio è quello di limitare l’assunzione dei grassi saturi, sostituendoli con grassi definiti ‘buoni’ come sono gli Omega 3. Pesce azzurro e crostacei ne sono ricchi, un valido aiuto per andare a limitare con successo il colesterolo ‘cattivo’. Anche perché, è bene ricordare, che i grassi ‘buoni’ sono in grado di combattere problemi come l’innalzamento della pressione sanguigna.

Infine qualche dritta anche in cucina, dove è sempre bene insaporire le pietanze scegliendo di utilizzare olio di qualità extravergine, privilegiando una cottura con dei tegami antiaderenti oppure la cottura al forno e al cartoccio (assolutamente off limits il riuso di olii di cottura). Altolà all’utilizzo di burro o lardo, ed è buona abitudine, infine, consumare almeno tre uova a settimana (possibilmente da allevamento biologico).

Concludiamo con un video in cui sono evidenziati 9 sintomi organici che ci avvertono che siamo in carenza di grassi “buoni”, e che dunque dobbiamo modificare la nostra dieta e la scelta dei cibi.