Officinalis per tisane: 7 piante da utilizzare

30 Novembre 2020 0 Di Redazione
officinalis per tisane

Per il trattamento di tutta una serie di disturbi, più o meno impattanti nella nostra routine quotidiana, è possibile ricorrere alle meraviglie della fitoterapia e dell’erboristeria che sfruttano le piante officinali come perfetti rimedi naturali. Esse sono in grado di contrastare i malanni di stagione e l’insonnia, così come gli stati d’ansia e il mal di stomaco ma non solo ovviamente. Sarà utile fare mente locale su alcune delle piante più interessanti, in modo da comprendere quando e come utilizzarle. La cosa migliore da fare sarà sfruttare le officinalis per tisane di benessere. 

Ovviamente si dovrà tenere sempre presente che il dosaggio potrà variare di volta in volta, a seconda dello specifico problema di salute da affrontare. Vediamo 7 officinalis per tisane che si utilizzano generalmente in erboristeria. Nel caso in cui non siate troppo esperti in materia potreste sempre chiedere consiglio al vostro erborista di fiducia, anche per capire se vi sono controindicazioni – in caso di gravidanza, allattamento o quadro clinico particolare – all’assunzione di certe sostanze. 

Officinalis per tisane: la Malva

Tra le officinalis per tisane non può mancare la malva, con le sue proprietà lenitive ed emollienti. La tisana alla malva è in grado di facilitare il sonno, bevendola prima di andare a letto, inoltre è un rimedio naturale classico per contrastare i dolori della cistite

La Camomilla

La camomilla è forse la più famosa quando si parla di officinalis per tisane. Perfetta per lenire i dolori di stomaco in caso di cattiva digestione, ha proprietà rilassanti e calmanti. Attenzione al tempo di infusione, eccedere i 5 minuti potrebbe portare l’effetto opposto e addio relax. 

Officinalis per tisane: la Menta

La tisana con foglie di menta, perfetta da sorseggiare anche fredda per un surplus di freschezza, potrà essere utilizzata per liberare le vie respiratorie in maniera naturale. Potreste decidere di aggiungere qualche goccia di succo di limone per un tocco di sapore extra. Inoltre la tisana alla menta potrà essere utilizzata come collutorio naturale, per purificare velocemente l’alito (in questo caso occorre far raffreddare prima di bere).

La Lavanda 

Le proprietà rilassanti della tisana alla lavanda possono essere sfruttate al meglio in caso di ‘sonno cattivo’ o mal di testa. Non a caso, sempre con intento rilassante, l’aroma di lavanda viene utilizzato anche per la realizzazione di specifici oli essenziali. La tisana di lavanda potrà essere impreziosita dall’aggiunta di altri ingredienti come camomilla e malva anch’esse con effetto rilassante.

Officinalis per tisane: la Melissa

La melissa, che si potrà coltivare e raccogliere sempre fresca oppure acquistare nell’erboristeria di fiducia, è nota e viene apprezzata per le sue proprietà sedative. E’ un vero e proprio alfiere della fitoterapia, in grado di calmare gli stati di ansia e offrire un veloce sollievo in caso di stress. E’ facile da coltivare nel giardino di casa. 

La Passiflora

Anche la passiflora è tra le officinalis per tisane maggiormente apprezzate. Il suo ambito è quello relativo a malesseri come insonnia e ansia. E’ buona abitudine ritagliare del tempo prima di andare a dormire per sorseggiare una tisana rilassante alla passiflora, in grado di conciliare il sonno buono. 

Officinalis per tisane: lo Zenzero

Generalmente la tisana allo zenzero viene preparata e sorseggiata in caso di malanni di stagione da debellare (raffreddore, tosse, influenza) inoltre è perfetta per favorire la funzionalità intestinale e in caso di nausea. Si utilizza di solito la radice della pianta, la quale appartiene alla medesima famiglia del cardamomo.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

Ultimo aggiornamento: 30/11/2020