Primula: proprietà, benefici e controindicazioni
10 Marzo 2018Primula: proprietà, benefici e controindicazioni
La Primula è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Primulaceae. Viene spesso coltivata come pianta annuale e ha un portamento robusto con foglie verdi e numerose. I fiori sono riuniti in forma rotondeggiante e dai colori varianti. Il frutto matura tra luglio e agosto e contiene numerosi semi. Questa pianta è comune in Europa e Asia, nelle zone settentrionali e centrali e preferisce i prati e i boschi aridi con terreni calcarei mediamente umidi. Ecco tutte le sue caratteristiche, le proprietà, i benefici e le possibili controindicazioni alle quali fare attenzione.
Le proprietà della primula
I fiori di questa pianta contengono alti livelli di saponine triterpeniche e tra le più importanti vi è la primulina. Le radici, invece, contengono due derivati dell’acido salicilico, la primaverina e la primulaverina. Tutte questa sostanze e principi attivi le donano diverse proprietà benefiche tra le quali si annoverano quelle espettoranti, antinfiammatorie, antireumatiche, mucolitiche e per la regolazione del ritmo sonno-veglia. È infatti una pianta molto utile per curare diverse affezioni delle vie respiratorie e possiede diverse caratteristiche della comune aspirina.
I benefici della primula
Grazie alle sue numerose proprietà e all’alto contenuto di vari principi attivi, questa pianta può essere adoperata per curare e prevenire diverse affezioni delle vie respiratorie e del cavo orale come le malattie da raffreddamento che ci possono colpire durante la stagione invernale, tra le quali la tosse, il mal di gola, la febbre, l’influenza e la congestione nasale. È, infatti, un buon mucolitico e un espettorante efficace per sciogliere ed eliminare il catarro e ripulire i polmoni. Le sue proprietà antinfiammatorie e antireumatiche, invece, vengono adoperate per il dolori reumatici, per il trattamento della gotta, per gli edemi e per i gonfiori agli arti; ciò è dovuto alla sua capacità di far riassorbire più velocemente gli ematomi.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
Di norma, l’assunzione della primula avviene tramite decotto, mescolando della bardana radice in una tazza d’acqua. Rispetto a molte altre piante ed erbe officinali, la primula non ha delle vere e proprie controindicazioni e solitamente non scatena effetti collaterali dannosi per l’organismo. Ovviamente il suo consumo è sconsigliato, se non vietato, per le persone che mostrano ipersensibilità o allergia a uno o più componenti della pianta. Per ogni dubbio, comunque, si consiglia di consultare uno specialista o un medico allo scopo di scegliere il metodo di utilizzo più efficace e adatto alle proprie esigenze.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.