Latte vegetale: quali sono e come scegliere il migliore
28 Agosto 2019Il latte materno è l’alimento primario per eccellenza ed in esso troviamo proteine, carboidrati e grassi. Crescendo l’individuo lo sostituisce con il latte vaccino di origine animale, di mucca o di capra, ma i nutrizionisti sostengono che in età adulta, il latte di per sé non rappresenta più un alimento fondamentale nella nostra dieta, quindi, in realtà, può essere anche eliminato.
In natura possiamo trovare il latte vegetale, che si produce direttamente dalle piante e che invece ha delle particolari proprietà nutrizionali che soddisfano specifici bisogni. Sempre più italiani preferiscono bere latte vegetale come testimonia la percentuale delle vendite di queste bevande, salita al 27%.
A cosa serve il latte vegetale? Sicuramente è un ottimo sostituto per chi ha delle intolleranze o allergie alle proteine del latte. Sempre più persone oggigiorno scelgono di utilizzare il latte vegetale spinte più da una scelta etica che di carattere salutistico.
Le sue proprietà sono importanti per il normale funzionamento dell’organismo e in particolare per la sua azione di controllo sul colesterolo. In questo modo si ha un potenziamento del sistema cardiovascolare.
Come scegliere il latte vegetale? Ogni pianta ha le sue caratteristiche, che svolgono diverse azioni benefiche; proprio per questo motivo, il latte vegetale deve essere scelto in base alla materia prima di origine, per comprendere se è efficace o meno per il disturbo che si vuole curare.
Latte vegetale: quali sono quelli in commercio e quale scegliere?
Latte di Soia – ha un buon contenuto di proteine e pochissime calorie. È una bevanda vegetale nutriente e leggera. È indicato per il cuore e per le arterie e per chi ha il colesterolo alto o per problemi cardiovascolari. Contiene acidi grassi insaturi e isoflavoni. Ha un ottima digeribilità ed è indicato per i diabetici avendo un indice glicemico basso. Bisogna però fare attenzione perché la soia può dare allergia in soggetti sensibili.
Latte di Riso – non ha una grande popolarità come il latte di Soia ma negli ultimi anni sta prendendo sempre di più piede. Viene prodotto dalla macerazione dei chicchi di riso. Il suo apporto calorico è molto basso, il più basso di tutti e ha un alta digeribilità. Non avendo glutine, il latte di riso è adatto ai celiaci e ai soggetti sensibili, ma non è adatto ai diabetici perché ha elevati livelli di zucchero. Risulta carente di vitamine e minerali e quindi in commercio è sempre più frequente trovare il latte di riso arricchito. Per beneficiare di un profilo nutrizionale più completo, sarebbero da preferire le bevande ottenute da riso integrale.
Latte di Avena è molto leggero e digeribile. Come per il latte di riso anche per quello ottenuto dall’avena si utilizzano i semi che contengono betaglucani, sostanze che aiutano a ridurre il colesterolo e gli acidi biliari dell’intestino, svolgendo una funzione depurativa e protettiva. Anche se non in dosi eccezionali, contiene vitamina E (detta anche tocofenolo) e acido folico. L’apporto proteico è molto scarso e il sapore, tipico dell’avena può non piacere.
Latte di Mandorle – si differenzia dalle bevande estratte dai legumi e quelle ricavate dai cereali per il metodo in cui viene prodotto. Si ricava infatti dall’infusione e dalla spremitura in acqua delle mandorle tritate. Essendo una materia prima piuttosto costosa, il latte di mandorle lo troviamo in commercio ad un prezzo non molto economico. Di contro però ha innumerevoli pregi: è digeribile e molto completo sul piano nutrizionale ed ha caratteristiche simili al latte di soia, pur avendo le sue specificità.
Il contenuto di grassi insaturi, antiossidanti e minerali, unito all’assenza di colesterolo lo fanno essere una bevanda ottima per il cuore e il cervello.
Diversamente da tutte le altre bevande vegetali contiene calcio, ed è quindi consigliato anche per i bambini e per contrastare l’osteoporosi. Infine, il latte di mandorle non contiene ormoni o isoflavoni e questo aspetto ne fa un alimento consigliabile per chi soffre di acne o squilibri ormonali.
Latte di Cocco – si ricava dal cocco pestato e spremuto e non va confuso con l’acqua di cocco, contenuta all’interno della noce. Ha un altissimo valore proteico ed è quindi molto nutriente, è tra i più ricchi di fibre e di grassi saturi. Per queste ragioni viene spesso consigliato nelle diete perché può sostituire tranquillamente cibi solidi.
Ancora indecisi su quale sia il migliore latte vegetale per voi? Ecco allora per finire un video in cui la dottoressa Monica Cerro (biologa e nutrizionista) ci illustra altre caratteristiche (e qualche difetto) dei quattro principali latti vegetali: soia, avena, mandorle e riso.