Tallonite rimedi naturali: come risolvere il problema?

20 Dicembre 2017 0 Di Redazione

Provi a infilarti le scarpe ma vedi le stelle. Ogni volta che provi a fare un passo è come se pestassi una puntina da disegno. Non preoccuparti, capiamo benissimo cosa ti sta succedendo: è molto probabile che tu abbia una tallonite.

Detta anche dolore calcaneare o tallodinia, la tallonite è una fastidiosa infiammazione al tallone, che colpisce circa una persona su dieci al mondo. Può avere una miriade di cause, ma tu sei qui per un solo motivo: trovare un rimedio naturale. Imbarchiamoci subito!

Come capire se hai una tallonite

I piedi sono un autentico miracolo della biologia, un insieme complicatissimo di ossa, tendini e muscoli che si contraggono e si rilassano centinaia di volte al giorno per farci muovere. Ogni volta che poggiamo un piede per terra, lo sottoponiamo a un importante carico.

A volte può accadere che in questa macchina perfetta qualcosa si inceppi e inizi a causare un forte dolore. Nel caso della tallonite, il dolore è acuto e localizzato esattamente nella parte posteriore del piede, sotto la caviglia.

tallonite
Tallonite rimedi naturali

Il dolore è solitamente più forte al mattino, e man mano che la giornata prosegue si attenua, ma camminare poggiando il tallone a terra peggiora la situazione. Spesso si tende a fare confusione tra i vari acciacchi che possono colpire il piede: fascite plantare e tallonite non sono la stessa cosa, ma la prima può causare la seconda.

Tallonite: Cause principali

Esistono molti fattori di rischio che aumentano la probabilità di incappare in una tallonite. Per certi versi, si tratta di una patologia molto democratica: colpisce sia chi pratica troppo sport sia chi ha uno stile di vita troppo sedentario.

Il modo in cui poggiamo il piede a terra ha un ruolo molto importante: se camminiamo distribuendo molto il carico sul tallone, rischiamo di sottoporre a uno stress eccessivo i tendini che circondano il calcagno.

Anche chi fa jogging dovrebbe prestare molta attenzione. Non è un caso se i veri esperti tendono a correre sul terreno e non sull’asfalto: ogni passo su un terreno duro è un piccolo impatto per il tallone. Moltiplicando questo impatto per le decine di migliaia di passi che facciamo durante una corsa, si capisce come mai così tanti corridori alle prime armi soffrano di tallonite.

In generale, le calzature sono un aspetto molto importante da tenere sott’occhio. Camminare troppo spesso con tacchi alti rappresenta un altro fattore di rischio, perché i naturali movimenti del tallone vengono interrotti in maniera artificiale.

In un certo senso, i tendini del calcagno si abituano a un movimento incompleto: per questo, quando si passa dai tacchi a una scarpa piatta c’è un concreto rischio di causare un’infiammazione al tallone.

Anche la postura è un elemento al quale prestare molta attenzione. Una camminata con le punte dei piedi rivolte troppo all’esterno stressa la zona calcaneare e può causare una tallonite. Allo stesso modo, chi ha dei piedi molto arcuati rischia di sviluppare questo dolore.

Infine, questa fastidiosa infiammazione è causata da malattie reumatiche o metaboliche, come l’artrite reumatoide e la gotta. Anche l’obesità è una potenziale causa di tallonite, perché l’eccesso di peso grava proprio sulla zona del calcagno. 

Tallonite: i rimedi naturali

Mettiamo subito le mani avanti: non vogliamo sostituirci alla diagnosi di un medico! Spesso, per scoprire se si ha una tallonite è sufficiente rivolgersi a uno specialista e sottoporsi a un’ecografia. Capirai meglio la natura del dolore e avrai un riscontro sullo stato dei tessuti.

Una volta che avrai la certezza che quel dolorino al piede sia una tallonite, la strada dei rimedi naturali è un’ottima scelta. Il vantaggio è duplice: da un lato si risparmiano soldi e inutili preoccupazioni, dall’altro è un modo molto più mindful di prendersi cura di sé.

Quando ci vengono prescritti degli antidolorifici, il rischio di esagerare per forzare il recupero è dietro l’angolo. Appena questi farmaci hanno effetto ci sentiamo invincibili: magari pensiamo che il dolore sia sparito e usciamo per una corsetta, con l’unico risultato di peggiorare la tallonite!

Il miglior rimedio naturale è ovviamente il riposo. Spesso la tallonite sparisce da sola in un lasso di tempo che va da una a tre settimane, senza bisogno di rivolgersi a degli specialisti. Se il problema persiste, alcuni rimedi naturali molto interessanti sono:

  • Impacchi con argilla verde: Basta mescolare un cucchiaio di argilla verde in un po’ d’acqua per ottenere una pasta da applicare sul calcagno. L’argilla ha delle ottime proprietà sfiammanti.
  • Arnica: La regina degli antinfiammatori naturali. In erboristeria esistono decine di creme basate su questa pianta, ma se vuoi fare tutto in casa puoi anche usare i residui di una tisana all’arnica per creare un impacco.
  • Aceto di mele: Molto più di un semplice condimento. Aggiungi 50 ml di aceto in mezzo litro d’acqua e riscalda il preparato, da applicare sulla zona interessata con l’aiuto di un panno.

Esercizi per la tallonite

Considerando che questa patologia deriva da un eccessivo stress muscolare, un’altra ottima abitudine per curare la tallonite è quella di fare degli esercizi di defaticamento della zona. Basta una semplice pallina da tennis, da far roteare attraverso tutto il piede. In questo modo, i tendini del calcagno si rilasseranno progressivamente e la tallonite si attenuerà.

Anche lo stretching è un potente alleato: allungando il polpaccio e distendendo la pianta, si creano dei movimenti che liberano il tallone dal carico al quale viene sottoposto dai nostri più comuni movimenti.

Se nonostante tutti questi rimedi il dolore persiste, rivolgiti a un medico. La tallonite potrebbe essere sintomo di un malessere più generalizzato del nostro corpo, e per preservare la propria tranquillità parlare con un esperto è la cosa migliore.

* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.

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