Dieta slow aging cos’è, come si fa
30 Ottobre 2017Dieta Slow Aging, cos’è e come si fa la dieta per rimanere giovani e belli? La dieta si basa sui principi della medicina antiaging, cioè una medicina che sta prendendo sempre più piede in Italia (negli Usa è già molto diffusa) e si occupa di rallentare l’avanzare dell’età, attraverso un approccio preventivo e terapeutico che coniughi salute (stare bene) e benessere (vivere bene). All’inizio si prevede una serie di check-up del nostro corpo per capire l’età biologica e cercare di rallentare l’invecchiamento.
Dieta Slow Aging: ridurre gli zuccheri è importante
La restrizione calorica è essenziale per rallentare l’invecchiamento. Ma le calorie non vanno tagliate a caso, bensì tenendo conto delle giuste proporzioni tra carboidrati (cioè gli zuccheri), proteine e grassi. «Purtroppo gli zuccheri sono insidiosi e si comportano come una sostanza stupefacente. Più ne assumiamo, più ne abbiamo bisogno» spiega il medico. Ma non si tratta di un fatto psicologico, bensì di una reazione biochimica. «Quando mangiamo un piatto di riso o di pasta, ci sentiamo subito più euforici, ma è una sensazione che dura molto poco: giusto il tempo che l’insulina si risvegli, sollecitata proprio dagli zuccheri, comunicando al cervello che è ora di assumere nuovi carboidrati.
Dieta Slow Aging: quali cibi assumere?
Vitamina C ed E, carotenoidi, polifenoli, Omega 3 e 6: sono gli antiossidanti che non devono mancare mai sulla nostra tavola e che possiamo trovare nei cibi che abitualmente consumiamo dagli agrumi, ai cereali, alle verdure e ai legumi. Ma ci sono molti altri cibi che conosciamo poco e che sono una vera miniera di antiossidanti come le alghe, ricche di ferro, proteine, nove aminoacidi essenziali, iodio, vitamine e algina. «Quest’ultima aiuta ad eliminare dall’organismo i metalli pesanti e altre sostanze tossiche. Anche il gomasio è ricco di potenti antiossidanti che controllano i livelli di colesterolo e proteggono il fegato» suggerisce Rovatti.
Tra i cibi anti-aging ci sono anche l’olio di macadamia, di argan e Sacha inchi che contiene il 48% di omega 3, il 36% di omega 6, il 9% di omega 9, il 33% di proteine e il 50% di antiossidanti. Per fare dell’insalata un piatto slow-aging completo, si può usare un aceto speciale: quello estratto dalla linfa della palma da cocco. «Ricchissimo di vitamine del gruppo B, di vitamina C e di aminoacidi, l’aceto di cocco fa bene anche all’intestino grazie alla presenza di fruttoligosaccaridi, carboidrati complessi dagli effetti prebiotici». Anche un piatto di riso può fare la differenza: basta sceglierlo selvaggio. Questo tipo di riso ha un alto contenuto di proteine, dell’aminoacido lisina ed è una buona fonte di vitamine e minerali.