Germe di grano: che cos’è, proprietà e come utilizzarlo

5 Agosto 2019 0 Di Redazione

Il germe di grano è la parte essenziale del seme, ricchissimo di sostanze nutritive e proprietà benefiche, parte che oggi, purtroppo, viene eliminata dalla farina per aumentarne il periodo di conservabilità.

Ma il germe di grano è sicuramente la parte più nobile e ricca che si possa assumere, con il suo carico di vitamine del gruppo B, vitamina E, aminoacidi, sali minerali e grassi buoni.

Il germe di grano contiene glutine ed è dunque assolutamente vietato a chi soffre di celiachia (al contrario ad esempio delle patate che non contengono glutine).

Germe di grano: proprietà benefiche

Come abbiamo detto in apertura, il germe di grano è ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo, e non trovandolo nella farina dobbiamo acquistarlo separatamente, in negozi di alimentazione naturale e da agricoltura biologica.

Il germe di grano è un eccellente integratore, che può essere assunto da tutti ad esempio al mattino nello yogurt oppure aggiungendolo a delle insalate, per una quantità di circa 50 grammi al giorno. E’ particolarmente indicato per i bambini (sviluppo e crescita), per gli anziani e per gli atleti.

Ha eccellenti proprietà antiossidanti e dunque antiage, e per questo viene anche spesso suggerito a chi ha problemi di capelli e pelle con acne.

Il germe di grano è un valido alleato del sistema cardio-circolatorio, in quanto aiuta a combattere il colesterolo cattivo.

Secondo molti studi il germe di grano ha anche qualità energizzanti, cosa che lo rende molto idoneo nella dieta degli atleti.

Data la massiccia presenza di Vitamina E (a volte denominata anche tocofenolo), il germe di grano è un ottimo stimolante e corroborante per la fertilità maschile (l’olio di germe di grano è l’alimento che contiene più vitamina E in assoluto ed è anche un ottimo fornitore di grassi buoni Omega 3).

Il germe di grano lo si può anche far germogliare, mettendolo a contatto con l’acqua, e questo lo si fa perché germogliando le sue qualità nutritive si potenziano ancora di più, grazie all’intensa attività enzimatica che si scatena per far nascere la pianta.
Per avere un’idea di ciò che accade durante questa trasformazione biologica, leggete nell’estratto che segue come cambiano in modo incredibile i valori di minerali e vitamine:

“Il livello di calcio passa in pochi giorni da 45 a 71 mg per 100 g, quello del fosforo da 423 a 1050 mg e quello del magnesio da 133 a 342 mg.  La germinazione fa aumentare significativamente anche il contenuto in amminoacidi e vitamine; la B1 aumenta del 20%, la B5 del 45%, la B6 del 200%, i carotenoidi del 225%, la vitamina E del 300% e la vitamina C del 500%.”