Aneto: proprietà, come assumerlo e controindicazioni
15 Novembre 2019L’aneto, parola di origine greca che vuol dire “allontana malanni”, è una pianta aromatica il cui impiego nelle nostre cucine è ancora da sviluppare, rispetto al grande utilizzo che se ne fa in altri Paesi d’Europa e in Medioriente, dove è invece molto apprezzata.
Generalmente l’abbinamento migliore è con le verdure bollite o le carni cucinate sulla griglia, ma si può usare anche per insaporire le uova.
La sua fragranza è simile a quella del finocchio, inoltre ha un aroma pungente che lo rende perfetto per accompagnare il sapore del salmone fresco. Ed è proprio per questo legame con il finocchio che l’aneto è conosciuto anche con l’appellativo di ‘finocchio bastardo’. Oltre a essere impiegato come condimento per il pesce, l’aneto è l’ideale per insaporire i sottaceti (cetriolini e zucchine).
Dell’aneto si utilizzano in particolare i semi che, una volta essiccati, divengono decisamente aromatici e possono essere sfruttati per ricavarne un ottimo olio.
Una pianta benefica antichissima, usata anche dai gladiatori
La storia di questa erba aromatica affonda le radici indietro nel tempo: era infatti già conosciuta nell’Antica Roma (e prima ancora in Grecia) ed era utilizzata soprattutto dai gladiatori. Esisteva infatti la convinzione che fosse in grado di aumentare la prestanza fisica. In seguito, durante il Medioevo, l’aneto venne molto apprezzato come rimedio naturale contro l’insonnia e i disturbi di stomaco.
Questa pianta aromatica si presta alla coltivazione domestica, in vasi che possono essere tenuti sui balconi o in terrazzo. Al momento di posizionare la pianta si deve ricordare che è amante del caldo e dei raggi del sole diretti, mentre teme il freddo e l’eccessiva ventilazione.
La semina avviene a fine estate-inizio autunno. Con una serie di semine a una distanza di trenta giorni ciascuna si potrà avere sempre disponibile dell’aneto fresco per la raccolta. E, proprio come accade nel caso del finocchio, anche l’aneto potrà diventare ‘perenne’ riproducendosi grazie ai suoi stessi semi un anno dopo l’altro.
Aneto, un’erba medicinale dalle proprietà eccezionali
Sarà interessante analizzare l’aneto proprietà benefiche, molte delle quali scoperte secoli or sono e giunte fino ai giorni nostri.
Innanzitutto, si tratta di un ausilio importante contro il sonno cattivo. Bere un infuso di semi di aneto prima di andare a dormire combatte l’insonnia e allo stesso tempo favorisce la digestione e il riposo. Inoltre questa pianta viene impiegata nel mondo della cosmetica dal momento che tra le sue capacità c’è quella di rigenerare le unghie deboli attraverso impacchi dalle proprietà rinforzanti (che si ottengono dai semi).
Interessante anche un altro aspetto dell’aneto, che riguarda la lotta agli inestetismi della cellulite. Pure in questo campo l’aneto è un valido alleato, grazie alle sue proprietà diuretiche e depurative. Aiuta a eliminare le scorie che provocano l’accumulo di liquidi in eccesso.
Può essere poi utile sapere anche che l’aneto è un rimedio naturale in caso di alitosi, oltre che un antispasmodico cui ricorrere in caso di coliche e singhiozzo.
Le origini della pianta di aneto
L’aneto è una pianta originaria dell’India, anche se ormai la sua diffusione è divenuta sempre più capillare e oggi può facilmente essere trovata ovunque nell’Europa meridionale. In Italia è molto comune sia al nord (Veneto e Friuli Venezia Giulia) che al centro (Abruzzo, Molise e Marche).
L’aneto ha anche un suo primato: è molto ricco di nutrienti come potassio e sodio. Inoltre i semi hanno una tra le più alte concentrazioni del panorama vegetale di calcio.
Il suo colore è un bel verde lucido, che sta a indicare la presenza della clorofilla, importante per il nostro corpo poiché in grado di rinforzare il sistema immunitario o risollevare in caso di stanchezza.
La pianta si presenta con un gambo lungo e cavo, foglie sottili come capelli mentre i piccoli fiori sono tra il giallo e il verde. In generale l’aneto è sconsigliato in caso di allattamento e gravidanza, ma è bene non esagerare mai con i dosaggi. Da evitare anche in caso di disturbi all’apparato urinario.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.
Ultimo aggiornamento: 09/03/2021