Equiseto: proprietà benefiche e come utilizzarlo
27 Gennaio 2020Se abitate in campagna, o siete soliti fare delle passeggiate nella natura, non potete non conoscere l’equiseto (Equisetum arvense), detto anche “coda di cavallo”, che cresce rigoglioso e spontaneo in zone umide, specialmente nei pressi e lungo l’argine di torrenti e piccoli botri.
L’equiseto è una delle piante più antiche della Terra, già presente tra la rigogliosa flora che ricopriva alcune zone del nostro pianeta addirittura 400 milioni di anni fa. Già questa caratteristica dovrebbe renderci tale pianta interessante, ma se ciò non bastasse, andremo adesso a scoprire tutte le sue virtù benefiche e come poterle utilizzare a vantaggio per il nostro organismo.
Equiseto: proprietà benefiche e come utilizzarlo
L’equiseto, tra le varie erbe medicinali, era già conosciuto ai tempi dell’Impero Romano e la tradizione popolare lo ha sempre tenuto in alta considerazione e figurava spesso tra i vecchi “rimedi della nonna”; ad oggi si può ancora trovare nelle erboristerie meglio rifornite.
A livello fitoterapico infatti, l’equiseto ricopre una certa rilevanza come diuretico e depurativo; ne possiamo fare un decotto da bere (ma anche una tisana) per sfiammare le vie urinarie, ad esempio in caso di cistiti, uretriti o prostatiti.
E’ possibile berne in abbondanza anche per aiutare l’espulsione della “renella” nel caso si soffra di calcoli renali.
Ottima è anche la sua azione contro gambe e caviglie gonfie e pesanti. Sempre per via di queste sue proprietà drenanti, tre tazze al giorno di decotto di equiseto possono essere assunte per agevolare delle diete dimagranti.
Per la sua straordinaria ricchezza in sali minerali (tra i quali spicca il silicio), l’equiseto è considerato un eccellente remineralizzante, molto utile per rinforzare ossa, unghie e capelli. Per questo motivo, la medicina popolare ne consiglia l’impiego in presenza di osteoporosi, durante il periodo di convalescenza da una frattura ossea, oppure anche nel caso di unghie e capelli fragili e che si spezzano.
Ma l’equiseto si dimostra curativo anche per un utilizzo topico; come impacco lo si può infatti applicare su ferite o ulcere della pelle per velocizzarne la rimarginazione e guarigione. Ha anche un blando effetto di rilassamento delle rughe e ringiovanimento cutaneo.
In ultimo, da sottolineare sono anche le proprietà emostatiche di questa pianta, che possano aiutare in caso di emorroidi oppure di sanguinamento dal naso frequente.
Un aspetto molto importante da notare è che l’equiseto non sembra avere nessun effetto collaterale o controindicazione; può essere dunque utilizzato da tutti in massima tranquillità.
Ma non solo per l’essere umano l’equiseto si dimostra ottimo; il decotto (o anche il macerato) di equiseto, come apprendiamo dal video qui sotto, è anche un eccellente antifungino naturale da nebulizzare sulle piante o con cui irrorare al terreno le radici.