Melone retato: proprietà, benefici e controindicazioni

28 Giugno 2021 0 Di Redazione

Il melone retato è un frutto prodotto dal Cucumis melo, una pianta appartenente alla stessa famiglia di zucche, cetrioli e zucchine. Come le altre Cucurbitacee, anche la pianta di melone raggruppa sotto di sé un incredibile numero di varietà.

Solo nei supermercati italiani troviamo infatti meloni reticolati, meloni bianchi e gialli, oltre a varietà regionali come cantalupi e meloni di pane. Oggi ci occuperemo della varietà di melone più diffusa, il melone retato, e illustreremo le sue caratteristiche salienti.

Melone retato: Perché si chiama così?

Il nome di questa varietà suggerisce già dove dovremmo guardare per riconoscere un melone retato. La buccia è infatti ruvida, attraversata da un intenso reticolo e da profondi solchi verticali, che invitano a seguirli per affettarla.

La forma del melone retato è tondeggiante, più raramente ovale. Il suo peso è piuttosto variabile, e va da 1 kg a circa 2,5 kg. Il suo colore è grigio-verde con qualche sfumatura di giallo, e cela una polpa arancione intenso.

Come scegliere un buon melone? Devi affidarti ai tuoi sensi:

Un melone retato, con dettagli sulla polpa e i semi.
  • Il picciolo si stacca facilmente, mentre la base (la parte contrapposta al picciolo) non è troppo morbida.
  • La buccia è profumata e fresca: quando è andato incontro a una maturazione eccessiva, il melone retato emana un odore piuttosto sgradevole, quasi alcoolico.
  • Il frutto deve essere sostanzioso, più pesante rispetto a quanto suggeriscano le dimensioni.

Il melone retato è spesso confuso con un’altra varietà di melone molto conosciuta: il cantalupo. Al tatto le due tipologie sono molto simili, data la presenza in entrambe di una buccia reticolata; la buccia del cantalupo ha però un colore tra il verde e il giallognolo, più chiaro rispetto a quella del melone retato. 

Nato nell’omonima città in provincia di Rieti, il cantalupo viene raccolto tra maggio e ottobre e ha un’ottima resistenza all’ossidazione. Questo gli permette di mantenere invariate le sue caratteristiche per più tempo rispetto al melone retato, il cui sapore inizia già a risultare sgradevole dopo tre o quattro giorni in frigo.

Un classico melone di Cantalupo. Notare la differenza nella buccia.

Melone retato: Proprietà e valori nutrizionali

Ci troviamo in presenza di un frutto altamente ricco di acqua, minerali e vitamine. 100 grammi di prodotto apportano nel nostro organismo i seguenti valori nutrizionali:

  • Calorie: 34 kcal;
  • Proteine: 0,8 g;
  • Carboidrati: 8 g;
  • Grassi: 0,2 g;
  • Fibre alimentari: 0,9 g.

Il melone retato è perfetto per l’alimentazione degli sportivi: oltre ad avere un risicato apporto calorico è infatti un’ottima fonte di potassio e magnesio, due minerali che combinano la loro azione per ridare energie all’organismo dopo uno sforzo prolungato.

Il potassio ha inoltre un’importante funzione regolativa dei livelli di sodio nell’organismo. Gli eccessi di sodio sono fra i principali responsabili della ritenzione idrica, e vengono riequilibrati con un’alimentazione ricca di potassio. Questo micronutriente regola la pressione sanguigna e protegge l’apparato circolatorio dal rischio di aterosclerosi.

Anche la vitamina C è presente in grandi quantità nel melone retato: 100 grammi di frutto contengono 36,7 milligrammi di acido ascorbico, pari a circa il 60% della razione consigliata giornaliera.

La vitamina C è il più noto antiossidante in natura: contrasta i processi di invecchiamento cellulare e rafforza il sistema immunitario, proteggendoci dalle malattie tipiche del cambio di stagione.

Il melone retato contiene poi grandi quantità di beta carotene, il famoso pigmento che contribuisce alla salute degli occhi. Il beta carotene viene infatti assimilato nel fegato e convertito in vitamina A, o retinolo: questa sostanza si accumula nella retina e protegge gli occhi dagli sbalzi di luce.

Non solo: il beta carotene protegge le pelli più sensibili dalle scottature solari. Considerato un alleato naturale dell’abbronzatura, il beta carotene non rende direttamente la pelle più scura, ma ne rafforza le cellule contro i raggi UV.

Altre proprietà del melone retato

La grande quantità di acqua e fibre rende il melone retato un alimento idratante e dalle moderate proprietà diuretiche. Le fibre alimentari facilitano infatti il transito del cibo e migliorano la salute della flora batterica intestinale, evitando l’accumulo di tossine.

Il melone retato ha anche delle ottime proprietà per la pelle, data la sua natura di alimento idratante ed energizzante. Dopo un’intensa sessione di tintarella, il melone sulla pelle aiuta a rinfrescarla e a prevenire le scottature superficiali.

Questo frutto è ottimo anche contro le screpolature sulle mani e sui gomiti: l’effetto ringiovanente sulla pelle è dato non solo dalla presenza di vitamina A e C, ma anche dalle notevoli quantità di flavonoidi contenute nella polpa.

I semi del melone retato

Anche i semi di questa Cucurbitacea sono perfetti per il nostro benessere. Spesso vengono gettati insieme alla buccia, ma in realtà i semi di melone retato nascondono delle importanti proprietà.

Prima di utilizzarli, lavali accuratamente per rimuovere i filamenti del frutto. Una volta puliti, puoi scegliere fra due alternative:

  • Essiccazione: Un processo lungo, ma che preserva le qualità organolettiche del prodotto. Riponi i semi su una teglia e lasciali essiccare al sole, oppure in essiccatoio per qualche giorno.
  • Tostatura: Scalda una padella con un filo d’olio, poi aggiungi i semi e falli tostare per due o tre minuti. Non tenerli troppo tempo sul fuoco, perché le sostanze benefiche contenute nei semi potrebbero subire una degradazione.

I semi di melone sono la parte del frutto più ricca di amminoacidi essenziali, e sono un ottimo supplemento per un’alimentazione vegana: contengono infatti triptofano, arginina e leucina, sostanze fondamentali per la sintesi delle proteine.

Semi di melone

I semini condividono con il frutto le proprietà lassative e immunostimolanti: da un lato, contrastano la stitichezza e depurano l’intestino, mentre dall’altro danno un boost al sistema immunitario. Esistono diversi modi di consumare i semi di melone retato: prova a usarli per condire un’insalata, oppure a sgranocchiarli singolarmente con un po’ di sale!

Melone retato: Controindicazioni

Come tante altre varietà di melone, questo frutto è un allergene: sono documentati casi di rigonfiamento delle labbra e prurito alla laringe in seguito alla consumazione. In alcuni casi più rari, il melone retato potrebbe causare eritemi sulla pelle e diarrea.

Chi soffre di allergia ai pollini o alle pesche potrebbe sviluppare qualche lieve intolleranza al frutto, a causa del fenomeno della reattività crociata delle allergie: in sostanza, il nostro organismo non è in grado di distinguere fra gli allergeni, e qualche volta potrebbe sviluppare una reazione avversa anche ad alimenti che solitamente non provocano fastidi.

I soggetti che soffrono di iperglicemia e diabete di tipo 2 dovrebbero astenersi dal consumo di melone retato: si tratta infatti di un alimento dall’alto indice glicemico, sconsigliato per chi deve tenere sotto controllo le quantità di glucosio e insulina nel sangue.

Questo non significa che il melone fa ingrassare, anzi: nelle giuste dosi, questo frutto contribuisce a depurare l’organismo dalle tossine e contrasta il gonfiore addominale. Dosi eccessive potrebbero però causare meteorismo, disturbi gastrointestinali e crampi allo stomaco, come spesso accade per gli alimenti ricchi di fibre.