Il caffè verde fa dimagrire? Proprietà e benefici del caffè crudo
20 Maggio 2021No, ma è comunque un alimento molto interessante. Aspetta, non andare via! Il caffè verde ha delle uniche proprietà benefiche. Se confrontato con il caffè nero, quello verde ha in comune solo la presenza di caffeina: per il resto, si tratta di due cibi diversi fra loro.
Eppure, la materia prima è la stessa. Come altre varietà ben più comuni, il caffè verde si ricava dalla Coffea Arabica e dalla Coffea Robusta. È il processo produttivo a fare la differenza tra questa tipologia e quelle che normalmente troviamo in supermercato.
I chicchi di caffè sono naturalmente verdi, e vengono raccolti e tostati a temperature altissime durante la torrefazione. Questo processo rende i semini più scuri e conferisce loro il tipico sapore amarognolo del caffè nero.
Il caffè verde viene invece essiccato da crudo: in questo modo mantiene il suo colore e una serie di caratteristiche organolettiche davvero particolari.
Caffè verde: proprietà e benefici
I chicchi di caffè verde contengono molte sostanze benefiche per il nostro organismo, come vitamina B6 e riboflavina. Sono presenti anche buone quantità di minerali come calcio, magnesio, fosforo e potassio.
Ovviamente, questo alimento contiene caffeina, uno stimolante che nelle giuste dosi può generare effetti positivi per il nostro benessere. Secondo uno studio, la caffeina aiuterebbe addirittura a ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la demenza senile.
Mentre il caffè nero offre un picco immediato di energia, un infuso di caffè verde permette al nostro organismo di assimilare la caffeina lentamente. I chicchi crudi hanno infatti una composizione chimica molto particolare, che rallenta sia l’assorbimento che l’eliminazione di questo stimolante.
Dunque, anche se la caffeina è presente in basse quantità, permane più a lungo nel nostro organismo. Per questa condizione dobbiamo ringraziare l’acido clorogenico, forse la sostanza più nota contenuta nel caffè verde.
L’acido clorogenico si disperde con la tostatura, ma in questo caso rimane ancorato alla caffeina e ne potenzia gli effetti benefici, limitandone i danni.
- A parità di dosi, il caffè verde stressa molto meno l’organismo rispetto a quello tostato e ha dei limitati effetti collaterali sulla digestione.
- Mentre il risveglio provocato dal caffè nero dura circa un paio d’ore, un infuso di caffè crudo stimola l’attenzione molto più a lungo.
L’acido clorogenico è anche un potente antiossidante, cioè una sostanza che contrasta l’azione dei radicali liberi. Queste molecole si creano con il normale processo di respirazione, ma se accumulate in eccesso nell’organismo rischiano di accelerare l’invecchiamento delle cellule.
Sembra inoltre che l’acido clorogenico regoli la pressione sanguigna e riduca i picchi di glicemia dopo i pasti, favorendo la digestione e mantenendo bassi i livelli di glucosio nel sangue.
Ma quindi il caffè verde fa dimagrire?
Il caffè verde è stato a lungo considerato un miracoloso dimagrante. Come spesso succede, non si tratta di una bufala, ma sicuramente di un’esagerazione.
La caffeina stimola la produzione di adrenalina e noradrenalina: queste sostanze mantengono alta la soglia di attenzione, e generano anche un meccanismo chiamato lipolisi.
Tipica di regimi dietetici come il digiuno intermittente, la lipolisi è una situazione in cui l’organismo brucia i depositi di grasso per produrre energia. Questa condizione, sommata agli effetti positivi per il controllo della glicemia, ha fatto gridare al miracolo: in pochissimo tempo, gli integratori dimagranti al caffè verde hanno iniziato a popolare gli scaffali delle erboristerie.
Anche se questi effetti sono senz’altro notevoli, occorre non farsi travolgere dall’entusiasmo. Se preso senza un regime alimentare adeguato e in assenza di attività fisica, il caffè verde non fa dimagrire! Risultati del genere si ottengono solo migliorando il proprio rapporto con il cibo e cercando di tenersi in forma per quanto possibile.
Questo non significa che il caffè verde sia l’ennesimo cibo trendy senza arte né parte: gli antiossidanti che contiene sono circa quattro volte più potenti di quelli del tè verde, e gli effetti collaterali molto più blandi lo rendono un’ottima alternativa al caffè nero.
Dove si compra il caffè verde?
Questo alimento si trova in diverse forme, dai chicchi sfusi alle bustine solubili di integratore. Gli scaffali delle erboristerie ne sono pieni, ma esistono anche numerosi rivenditori online.
I chicchi vanno pestati in un mortaio e tenuti in infusione per qualche minuto in acqua calda. Occorre tenere sotto controllo la temperatura del preparato, perché un eccesso di calore rischia di renderlo amaro e di fargli perdere molte caratteristiche organolettiche.
L’aroma del caffè verde è meno intenso in confronto al caffè nero, ma possiede una nota amarognola: chi non apprezza questa fascia aromatica può aggiungere un cucchiaino di miele o dello zucchero. Inoltre, questa tipologia di caffè ha un pH più alto rispetto al caffè tostato:
- Prima di tutto, questo comporta un minore rischio di fastidiosi bruciori di stomaco se esageriamo con le dosi;
- In secondo luogo, il sapore del preparato ne beneficia: il caffè nero di scarsa qualità tende all’acidulo, mentre quello verde è più morbido e rotondo al palato.
Esistono delle controindicazioni?
Trattandosi di un alimento ricco di caffeina, anche il caffè crudo può causare dei pericolosi effetti collaterali in soggetti predisposti. Va evitato durante la gravidanza, perché la caffeina si trasmette al latte materno.
Anche chi soffre di problemi alla tiroide e ipertensione non dovrebbe consumare questa bevanda. La caffeina aumenta il ritmo cardiaco a riposo, sommandosi ai problemi cardiaci causati da queste patologie.
Un eccesso di caffè verde rischia anche di causare dolori addominali, bruciori di stomaco e gastrite: chi soffre di morbo di Crohn o di coliti non dovrebbe esagerare con le dosi.
Prima di aggiungere al proprio regime alimentare degli integratori al caffè verde, raccomandiamo il consulto di un medico. In questo modo, le dosi consigliate saranno più chiare e gli effetti collaterali rimarranno sotto controllo.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.