Lievito di birra: proprietà benefiche e come usarlo
28 Maggio 2020Tempo fa abbiamo scritto un articolo su una dieta senza lieviti per sgonfiare l’intestino, ma i “lieviti” in generale non sono da demonizzare. Anzi: questi alimenti sono la chiave per la realizzazione di moltissimi prodotti di uso comune, e contengono importanti proprietà benefiche per il nostro organismo. Tra questi microrganismi, il più celebre è senza dubbio il lievito di birra. Vediamo insieme una panoramica su questo alimento.
Lievito di birra: Cos’è?
Il lievito di birra è un fungo composto da un microrganismo cellulare, che prende il nome di Saccharomices Cerevisiae. Suona familiare? In effetti, “Cervisia” è il termine usato dagli antichi Romani per rivolgersi alla birra.
Il nome del fungo deriva proprio dal suo essere uno degli scarti della fermentazione della birra. In passato, il lievito di birra veniva estratto solo ed esclusivamente durante questo processo. Oggi, si ricava perlopiù dalla melassa di barbabietola, attraverso un procedimento meno dispendioso.
Tipologie e formati di lievito di birra
Lievito fresco
Il lievito di birra fresco è il più comune: il classico “cubetto” da 25 grammi si trova dappertutto e permette di realizzare panificati e dolci. Va conservato in frigo, per cui ricordatevi di toglierlo un po’ prima di inserirlo in un impasto. Aggiungete acqua tiepida, per migliorare la sua azione lievitante.
Lievito secco
Il lievito di birra secco non è altro che la versione disidratata di quello fresco. Si trova in bustina o in barattolo e non ha bisogno del frigo per essere conservato. Anche il lievito secco ha una grande utilità in cucina, ma fate attenzione alle dosi. In questo formato, il Saccharomices Cerevisiae ha un potere lievitante molto maggiore. Una bustina da 7 grammi ha gli stessi effetti di un panetto da 25 di lievito fresco. Il lievito secco è disponibile in due varietà: attivo e istantaneo.
Il lievito secco attivo, o Active Dry Yeast, ha bisogno di un passaggio in acqua tiepida per essere riattivato. Prima di inserirlo in qualsiasi impasto, occorre scioglierlo in un fondo d’acqua a 37°, insieme a un po’ di zucchero. Lo zucchero serve a “risvegliare” il lievito, che dovrebbe assorbirlo e generare dell’anidride carbonica. Per questo, se il composto inizia ad emettere delle bollicine dopo qualche minuto, allora significa che il lievito è attivo. I suoi microrganismi sono quindi in perfetto stato di salute e possono agire sull’impasto, facendolo aumentare di volume. Se non vedete delle bollicine, è meglio buttare il tutto.
Il lievito secco istantaneo, o Instant Dry Yeast, può essere miscelato direttamente con la farina, senza alcun passaggio in acqua.
Lievito a scaglie
La dieta vegana fa ampio utilizzo anche del lievito a scaglie o a fiocchi come condimento. A differenza dei formati visti finora, il lievito alimentare a fiocchi non può essere usato per la panificazione, perché è completamente inattivo. Il suo sapore ricorda la frutta secca, mentre la consistenza farinosa lo rende perfetto per sostituire il Grana o il Parmigiano grattugiato e dare un tocco sapido ai piatti.
Lievito di birra proprietà benefiche
Il lievito di birra disidratato ha diverse proprietà benefiche, conosciute fin dal 3.000 a.C.: gli antichi Egizi utilizzavano questo ingrediente per depurare l’organismo e per contrastare le malattie. In termini di sali minerali, il lievito di birra è molto ricco di magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio. Si tratta anche di uno dei pochi alimenti che contiene quasi tutte le vitamine del gruppo B, esclusa la vitamina B12.
Il lievito di birra è utile a rafforzare il sistema immunitario, migliorare la produzione di globuli rossi e depurare il fegato. Data la presenza di grandi quantità di vitamina B, le compresse di lievito disidratato possono essere usate per contrastare il malessere e la stanchezza tipici del cambio di stagione. Alcuni sportivi le utilizzano anche per reintegrare i sali minerali persi dopo l’attività fisica.
Il lievito di birra è inoltre un grande alleato per proteggere il cuore:
- Da un lato è una fonte di cromo, un nutriente in grado di ridurre gli zuccheri presenti nel sangue;
- Dall’altro le lipoproteine che contiene contrastano il cosiddetto colesterolo cattivo.
Il lievito di birra secco è anche uno straordinario integratore alimentare, e in questo formato possiamo apprezzarne al meglio le proprietà benefiche. In erboristeria troviamo il lievito di birra in capsule, pastiglie o tavolette da assumere con un bicchiere d’acqua.
Valori nutrizionali del lievito di birra
Per 100 grammi di prodotto, questo alimento contiene circa 71 grammi di acqua, 12 g di proteine, 1 g di carboidrati e 0,40 g di grassi. Ci troviamo quindi davanti a un’autentica miniera di proteine. Il lievito di birra fa ingrassare? No: ha infatti un apporto calorico molto basso, di circa 56 kcal per 100 grammi.
Lievito di birra secco: proprietà cosmetiche
Il lievito di birra secco aiuta anche a contrastare gli inestetismi della pelle, e può essere applicato sul viso per lenire l’infiammazione dovuta all’acne. Può inoltre accelerare il processo di cicatrizzazione di ferite e ustioni. Arricchire la propria dieta con questo elemento può anche apportare dei benefici in caso di debolezza e caduta dei capelli.
Non finisce qui: il mondo della skincare fai da te è impazzito per l’applicazione di lievito di birra su capelli, ciglia e unghie. Yogurt e lievito secco possono essere combinati per una maschera in grado di ridare colorito alla pelle e rendere più attivo il cuoio capelluto. Mescolate un cucchiaio di lievito di birra secco in mezzo vasetto di yogurt magro e applicate il composto sulle sopracciglia, il viso e i capelli. Lasciate agire per una decina di minuti, poi risciacquate con acqua tiepida.
Lievito di birra controindicazioni
Come accade per altri alimenti utili al nostro organismo, gli effetti collaterali del lievito derivano da un suo abuso o da un utilizzo inappropriato.
Mangiare lievito di birra fresco è possibile, ma vi consigliamo caldamente di non farlo. Tutti i benefici che abbiamo elencato si rivolgono al lievito secco, perché è molto più facile da dosare e maneggiare. Se non volete ritrovarvi con dolori allo stomaco e una digestione molto più difficoltosa, non ingerite il lievito in panetto.
Trattandosi di un alimento indicato in caso di stipsi, dosi eccessive possono alterare la flora intestinale, causando flatulenza e diarrea. Per lo stesso motivo, il lievito non va assunto in caso di colite ulcerosa o morbo di Crohn. La dose giornaliera consigliata di lievito di birra per non incorrere in controindicazioni intestinali è di 400 mg.
Chi soffre di candida o è predisposto geneticamente a questo disturbo, dovrebbe evitare di assumere lievito di birra in qualsiasi forma. Questa infezione condivide infatti l’origine fungina con il Saccharomices Cerevisiae, il quale rischia di alimentarla e renderla più fastidiosa. Altri effetti indesiderati possono manifestarsi sotto forma di eruzioni cutanee o macchie: in questo caso fate attenzione, perché potreste avere un’intolleranza ai lieviti.
Come conservare il lievito di birra
Prima di utilizzare il lievito in una preparazione è necessario controllare la data di scadenza e il suo aspetto esteriore. Se presenta della muffa sulla superficie, occorre esaminare anche la sua consistenza. Finché il lievito mantiene si sbriciola facilmente e mantiene una certa solidità, potete utilizzarlo anche in questo caso (a patto di rimuovere accuratamente la muffa). Se invece la consistenza del lievito è cremosa e gommosa, allora è il caso di buttarlo via. I microrganismi al suo interno hanno quasi certamente perso il loro potere lievitante e non possono essere “riattivati” in nessun modo.
Il lievito di birra fresco può essere congelato prima della sua scadenza e può essere consumato anche uno o due mesi dopo tale data. Se scegliete di congelarlo, utilizzate un contenitore ermetico o sigillate la confezione con della pellicola, di modo che non vi sia alcun contatto con l’aria. Il lievito di birra congelato non ha bisogno di essere riattivato o scongelato: può essere prelevato direttamente dal freezer e sciolto in acqua tiepida.
Il lievito disidratato si conserva invece fuori dal frigo, anche dopo l’utilizzo. Se però la scadenza è molto vicina, il frigorifero si rende necessario per mantenerlo “in salute”. A differenza della controparte fresca, il lievito disidratato non va congelato.
In linea di massima, il lievito di birra scaduto non fa male. Potete utilizzarlo anche qualche giorno dopo la data di scadenza, purché superi il già citato “test” con l’acqua tiepida e lo zucchero. Se il composto non dovesse generare delle bollicine, buttatelo.
Lievito di birra fatto in casa? Una considerazione
Nell’ultimo anno, segnato dalla terribile pandemia di Covid-19, il lievito alimentare è andato a ruba. Sono innumerevoli le immagini di banchi frigo vuoti o presi d’assalto per aggiudicarsi l’ultimo panetto. Per questo, in molti si sono domandati se esistesse un modo di ottenere del lievito di birra fatto in casa. L’idea era molto semplice: si partiva da uno starter come un fondo di birra cruda, si aggiungeva un “mangime” per i lieviti, come dello zucchero, e si lasciava fermentare il composto per almeno 24 ore.
Ma insomma, in questo modo possiamo ottenere del lievito fatto in casa? La risposta più immediata è no. Nonostante il generale hype e il proliferare di ricette, il risultato di queste preparazioni potrebbe infatti causare più danni che benefici. Questo perché il lievito di birra viene estratto in un ambiente altamente controllato e in condizioni che sono molto difficili da ricreare in casa propria.
Affidandosi al fai-da-te, si rischia che oltre al lievito si creino delle sostanze tossiche, dovute a patogeni ghiotti di amidi come il bacillus cereus. Se non volete ritrovarvi con un’intossicazione alimentare, portate pazienza e cercate il lievito di birra in qualche altro negozio!
Di seguito, un breve video che spiega i benefici del lievito di birra per capelli e ciglia.