Zenzero: perché è così importante?
28 Settembre 2020Lo zenzero (Zingiber Officinale) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, la stessa di curcuma e cardamomo. Rappresenta uno dei pesi massimi nell’ambito delle cure naturali: è utilizzata da secoli nella Medicina Tradizionale Cinese, mentre la tradizione indiana la considera addirittura una pianta sacra.
Noi la conosciamo principalmente in ambito culinario, dove la sua radice fresca o ridotta in polvere viene cosparsa su carni, pesce, tisane, dolci e chi più ne ha più ne metta. Ma quali sono le sue proprietà? Cosa ha di tanto speciale da affascinare milioni di persone?
Citiamo giusto un paio di qualità: lo zenzero è un antinfiammatorio naturale potentissimo, facilita la digestione, migliora il flusso sanguigno, protegge il sistema immunitario… Per il resto, mettetevi comodi e continuate a leggere.
Descrizione della pianta
La pianta di zenzero è alta poco meno di un metro; le foglie sono allungate e lisce, mentre i fiori hanno una forma che ricorda una spiga di grano. È originaria dell’India meridionale, come la “cugina” curcuma: entrambe proliferano in un clima caldo e umido e non vanno molto d’accordo con le temperature più ventilate dell’Europa Mediterranea.
Per questo motivo, nonostante la pianta fosse già nota in Europa all’epoca degli antichi Greci e Romani, la sua coltivazione in grande scala è rimasta pressoché impossibile da allora. Questo dettaglio ha contribuito ad accreditare lo zenzero come una pianta misteriosa, un oggetto di lusso per gli scambi tra mercanti.
Ancora oggi, sia lo zenzero fresco che la spezia in polvere hanno un prezzo piuttosto alto, ma compensano questo surplus con una versatilità e un sapore veramente imbattibili.
Come si ottiene lo zenzero?
I parallelismi con la curcuma non si fermano qui. Anche in questo caso, la parte della pianta che viene utilizzata per fini terapeutici e per condire pietanze è il rizoma, nodoso e pieno di bitorzoli, situato nel terreno. La radice di zenzero si estrae con l’arrivo dei primi freddi: quando le sue foglie iniziano a ingiallire, la pianta viene estratta dal terreno e vengono tagliati i rizomi più succulenti.
La radice è già di per sé molto diffusa e si può comprare con una certa facilità, ma al supermercato lo zenzero si può trovare anche in altre forme:
- Zenzero candito: Dal sapore inconfondibile, si prepara sbucciando e tagliando a fette la radice, lessandola una prima volta, asciugandola e ripassandola in pentola con acqua, sale e abbondanti dosi di zucchero.
- Zenzero in polvere: Come accade con la curcuma, la radice viene essiccata e trasformata in una polvere. Questo preparato può essere aggiunto all’impasto di torte e dolci, utilizzato per condire secondi piatti oppure per preparare una tisana rigenerante.
Che sapore ha lo zenzero?
Il sapore dello zenzero non ha eguali: è pungente e rinfresca il palato, porta con sé anche una gradevole nota piccante. Il principale responsabile (o colpevole, se non vi piace) del sapore di questa spezia è una sostanza chiamata gingerolo.
Il nome vi suona familiare? Certo, perché ginger e zenzero sono la stessa cosa! Quando vedete ricette come il gingerbread o bevande come la ginger beer, sappiate che si parla sempre di zenzero. fpn
Le proprietà del gingerolo ricordano molto la capsaicina del peperoncino e la piperina contenuta nel pepe nero, ma la sua struttura chimica è molto diversa. Il gingerolo è una sostanza relativamente fragile, che viene trasformata da eventi come il calore o l’essiccazione. Questi processi ne cambiano anche il sapore.
Nello zenzero candito prevale la dolcezza dello zucchero, ma si sente un delicato retrogusto pungente e piccante. L’abbinamento con lo zucchero funziona così bene anche perché, quando la radice viene riscaldata, il gingerolo che contiene si trasforma in zingerone, una sostanza dal sapore dolciastro.
L’essiccazione della radice trasforma invece questo composto chimico in shogaoli, che sono delle sostanze dal sapore molto più piccante. Questo spiega perché lo zenzero in polvere è più forte del rizoma fresco.
Zenzero: Proprietà e valori nutrizionali
100 grammi di zenzero apportano nel nostro organismo i seguenti valori nutrizionali:
- Valore energetico (calorie): 80 kcal;
- Proteine: 1,82 g;
- Carboidrati: 17,77 g;
- Carb. di cui zuccheri: 1,7 g;
- Fibre: 2 g.
Ricca di vitamina C, vitamina B6 e vitamina A, questa radice è una vera e propria miniera di potassio (410 mg per 100 grammi) e contiene alte dosi di magnesio e calcio.
Come abbiamo già visto, la principale sostanza nutritiva contenuta nella radice è il gingerolo, che le conferisce proprietà antinfiammatorie, analgesiche e immunostimolanti. Un altro principio attivo molto rilevante è lo zingiberene, che ha anch’esso una funzione antinfiammatoria.
I benefici dello zenzero
Innanzitutto, lo zenzero è perfetto per favorire la digestione: il gingerolo interviene direttamente sul fegato, aiutandolo a produrre sostanze che assimilano i grassi. Il fegato ne trae beneficio, e grazie a questa stimolazione riesce a liberare più rapidamente il nostro organismo dalle tossine.
La radice fresca può essere consumata sia prima che dopo i pasti: da un lato stimola l’appetito, dall’altro aiuta ad eliminare i gas in eccesso e contrasta il senso di pesantezza.
I benefici per la digestione non finiscono qui, perché sia il gingerolo che lo zingiberene sono degli ottimi antiemetici, cioè combattono attivamente la nausea. Lo zenzero candito è perfetto per contrastare il mal d’auto, anche perché non interferisce sulla capacità di guidare, a differenza di altri rimedi che vengono prescritti per questa condizione.
I principi nutritivi contenuti nel rizoma aiutano anche a combattere l’arrossamento delle gengive, le afte o in generale le piccole ferite interne alla bocca. Dato che lo zenzero è un ottimo analgesico naturale, è raccomandato anche per dare sollievo in caso di mal di denti. Le doti antinfiammatorie del rizoma lo rendono perfetto anche per contrastare le infezioni del tratto urinario come la cistite.
E non è finita qui…
Grazie alle alte dosi di vitamina C, lo zenzero protegge il nostro sistema immunitario e aiuta a combattere i malanni di stagione come il raffreddore o l’influenza. Lo zingiberene, che conferisce alla radice un profumo penetrante e agrumato, aiuta a liberare le vie respiratorie.
Molti integratori naturali vengono arricchiti con estratto di zenzero, non solo per questioni di gusto, ma anche perché questa radice è un tonico perfetto per combattere la stanchezza, risvegliarci dal torpore e ripristinare l’energia. La cosa interessante è che a differenza di alimenti come guaranà o ginseng, non sembrano esserci controindicazioni per la pressione! Naturalmente, non esagerate con le dosi.
Infatti, secondo uno studio lo zenzero diminuisce la pressione arteriosa e rappresenta un valido aiuto per pazienti ipertesi. Una prima spiegazione di questo effetto è data dalla presenza di sostanze dalle proprietà anticoagulanti, come l’ormai celebre gingerolo.
Come assumere lo zenzero fresco
Le incredibili proprietà dello zenzero sono letteralmente a un morso di distanza. Ma quali sono le preparazioni in cui possiamo usare questa radice?
In realtà, le cose più semplici sono anche le migliori: lo zenzero fresco può essere semplicemente consumato a fette, senza nessuna preparazione. Ricordatevi di lavare accuratamente la radice e di sbucciarla, ma non preoccupatevi di affilare i coltelli da chef.
La buccia di zenzero può infatti essere grattata via sfregandola con il bordo di un cucchiaio. Questo metodo non è solo molto più pratico e sicuro, ma permette anche di minimizzare gli sprechi di polpa.
Potete aggiungere fettine di radice a zuppe, piatti a base di pesce, pollo o verdure stufate per dare loro un tocco frizzante ed esotico. In alcune regioni dell’Estremo Oriente, lo zenzero viene grattugiato a crudo sui piatti, un po’ come accade qui in Italia col Parmigiano. Anche se può sembrare strano, da un punto di vista organolettico è forse il modo migliore per apprezzare le proprietà della radice.
Se non apprezzate particolarmente l’aroma del ginger fresco, provate a usarlo per una tisana, magari affiancato a della scorza di limone o a un po’ di curcuma.
Tisana allo zenzero e limone: ricetta
Zenzero e limone sono quello che in America chiamerebbero un match made in heaven. Da un lato, la radice col suo sapore piccante ed energico, dall’altro il profumo del limone: non ci vediamo niente di sbagliato!
Mettete sul fuoco un pentolino d’acqua e spegnete una volta che sarà giunta ad ebollizione. Aggiungete 3 fettine di zenzero fresco e la scorza di mezzo limone, poi lasciate riposare per 10 minuti. Il risultato sarà una bevanda energizzante e depurativa, in grado di rimettere in ordine la digestione.
Come si usa lo zenzero in polvere?
La spezia in polvere ha un sapore deciso, dovuto al processo di essiccazione. A differenza della radice fresca, la polvere andrebbe aggiunta prima o durante la cottura dei piatti: in questo modo, il suo aroma spigoloso diventa più gradevole e si fonde meglio con gli alimenti.
Nel mondo anglosassone, lo zenzero polverizzato è un ingrediente molto gettonato per panificati, dolci e biscotti come i leggendari omini di pan di zenzero che popolano la tavola durante le feste natalizie.
Quanto zenzero possiamo consumare al giorno?
Sia che si parli di radice fresca che di zenzero in polvere, la dose raccomandata giornaliera va dai 2 ai 4 grammi. È molto importante non eccedere, per evitare sfortunati effetti collaterali.
Per quanto riguarda lo zenzero candito, anche se è veramente difficile, occorre prestare un po’ di attenzione in più alle dosi. Poiché si usano grandi quantità di zucchero per realizzarlo, questo alimento è controindicato per i bambini e per persone che soffrono di diabete.
Se soffrite di mal d’auto, provate a masticare una fettina di radice fresca o un pezzetto di rizoma candito un’ora prima di partire: potrete finalmente godervi il viaggio senza problemi!
Controindicazioni ed effetti collaterali
Come per ogni rimedio naturale che si rispetti, anche in questo caso bisogna non esagerare con le dosi. Il rischio è quello che si verifichino degli effetti diametralmente opposti ai benefici che abbiamo descritto in questo articolo.
Un consumo eccessivo di zenzero a stomaco vuoto rischia di causare forti bruciori e gastrite. In alcuni soggetti predisposti potrebbe anche favorire la comparsa di ulcere lungo il tratto digestivo. Anche chi soffre di morbo di Crohn o altre patologie del tratto intestinale dovrebbe starne alla larga.
Lo zenzero elimina i gas in eccesso? Ebbene, troppo zenzero causa l’effetto opposto, e oltre al gonfiore addominale potrebbero presentarsi episodi di diarrea ed eruttazioni.
Purtroppo, gli effetti collaterali dello zenzero possono colpire anche chi soffre di ipertensione e pressione alta. Finché ci si limita alle dosi quotidiane prescritte, la spezia aiuta a regolare la pressione arteriosa, ma appena si esagera potrebbero presentarsi delle forti palpitazioni al cuore. Per questo, è opportuno consultare il medico prima di aggiungere questo condimento alla propria dieta.
Anche per chi soffre di diabete, lo zenzero fresco è un’arma a doppio taglio. Secondo alcuni studi condotti in laboratorio, il gingerolo stimola la produzione di insulina e aiuta ad abbassare la glicemia nel sangue. Questo però significa che un consumo troppo elevato di zenzero rischia di causare problemi di ipoglicemia!
Zenzero in gravidanza e allattamento: cosa fare?
Infine, parliamo dello zenzero in gravidanza e in allattamento, due fasi molto delicate, nelle quali diventa molto importante tenere d’occhio cosa si mangia.
Durante la dolce attesa, dosi molto ridotte di radice fresca aiuterebbero a contrastare la nausea e a migliorare la digestione. Tuttavia, secondo alcuni studi sul comportamento del gingerolo nell’organismo delle donne in gravidanza, potrebbero presentarsi degli effetti dannosi per il feto. Per questo motivo, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha preferito sconsigliare del tutto l’uso della spezia in gravidanza.
Per quanto riguarda l’allattamento, il sapore pungente della radice rischia di rendere sgradevole il latte materno al piccolo o alla piccola: meglio rinunciare a questa spezia fino allo svezzamento.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.