Ravanello: proprietà, benefici e controindicazioni

16 Agosto 2021 0 Di Redazione

Il ravanello (o rapanello) è una pianta erbacea molto diffusa in tutta Italia, appartenente alla stessa famiglia di rape bianche, spinaci e broccoli. Noi conosciamo soprattutto le sue radici dal colore rosso vivo e dal gusto piccante: spesso le mangiamo crude, ma in realtà dietro al ravanello si nascondono una miriade di utilizzi e proprietà benefiche. Scopriamole insieme!

Ravanello: Proprietà della pianta

Il Raphanus sativus è una pianta originaria dell’Estremo Oriente, diffusasi poi in tutto l’emisfero boreale grazie alla sua adattabilità a molti tipi di terreno. Raggiunge in media i 30-40 cm di altezza e produce un solo frutto all’anno.

La parte che troviamo più spesso al banco ortofrutta è la radice, che fin dai primi mesi di vita della pianta incamera le sostanze nutritive utili alla sua sopravvivenza. Normalmente, la radice di ravanello ha un bel colore rosso e una polpa bianca e traslucida.

radice di ravanello

Esistono poi diverse varietà di rapanello, le cui radici differiscono per dimensioni e forma.

  • In alcune regioni del mondo troviamo anche i ravanelli bianchi, noti anche come daikon. Forma e dimensioni sono vicine a quelle delle carote, ma il sapore è tipicamente piccante.
  • Verso i primi mesi d’autunno si apre invece la stagione del ravanello nero, un ortaggio molto ricco di zolfo e vitamina B9. Il suo sapore è più forte rispetto al “cugino” rosso, e si pensa sia la varietà più antica di Raphanus s.

La pianta produce dei piccoli fiori bianchi e frutti simili a baccelli, noti in botanica come silique. I semi del ravanello si ottengono aprendo i frutti e possono essere piantati anche in vaso, purché il recipiente sia sufficientemente largo.

Ravanello: Proprietà nutrizionali

100 grammi di radice apportano nel nostro organismo i seguenti valori nutrizionali:

  • Valore energetico: 16 kcal;
  • Proteine: 0,7 g;
  • Carboidrati: 3,4 g;
  • Grassi: 0,1 g;
  • Fibre alimentari: 1,6 g.

I rapanelli hanno un apporto calorico bassissimo, che li rende perfetti per ogni dieta. Le proprietà nutritive del ravanello sono notevoli, nonostante il 96% circa del suo peso sia composto di acqua: tutto merito dell’accumulazione dei nutrienti da parte delle radici.

In particolare, il ravanello è una buona fonte di folati, vitamina C, vitamina E e carotenoidi utili a migliorare il nostro benessere. I minerali più concentrati sono invece fosforo, potassio, ferro e calcio.

ravanello proprietà e benefici

Si tratta inoltre di un alimento dal basso indice glicemico, dunque consigliato per chi soffre di diabete e vuole inserire qualche ortaggio in più nella propria alimentazione.

Grazie alla quantità di sostanze benefiche in essi contenute, i ravanelli sono in grado di curare sia il corpo che la mente. Infatti, queste radici rafforzano il sistema immunitario, combattono asma e tosse e sembra abbiano un ruolo importante nel contrastare i disturbi d’ansia.

A cosa fanno bene i ravanelli?

Scopriamo insieme tutte le proprietà dei ravanelli rossi.

  • Immunostimolanti: Grazie a una buona quantità di vitamina C, la radice di rapanello protegge il sistema immunitario dai malanni di stagione come raffreddore e influenza.
  • Espettoranti: Infondendo delle fettine di ravanello in acqua e abbondante zucchero, si ottiene uno sciroppo in grado di migliorare la salute del cavo orale.
  • Diuretiche: Oltre alla grande presenza di acqua, il ravanello è un’ottima fonte di potassio, un minerale che contrasta la ritenzione idrica e stimola la diuresi.
  • Digestive: Ricchi di fibre alimentari, i rapanelli favoriscono il transito del cibo ed evitano l’accumulazione di tossine nel tratto intestinale. In questo modo, combattono anche gonfiore e dolori addominali.
  • Cardioprotettive: Il potassio protegge i vasi sanguigni e regola la pressione sanguigna, rivelandosi fondamentale in caso di ipertensione. Oltretutto, i carotenoidi responsabili del suo colore rosso contribuiscono ad alleviare i problemi cardiovascolari.
  • Antiossidanti: Le vitamine e i flavonoidi contenuti nella radice contrastano i radicali liberi, molecole responsabili dell’invecchiamento cellulare. In questo modo, i ravanelli aiutano a far ringiovanire la pelle.
  • Protettive in gestazione: Durante la gravidanza, il consumo di ravanelli stimola la produzione di vitamina B9, che favorisce lo sviluppo del sistema nervoso del nascituro.
  • Calmanti: Il rapanello è un ottimo rilassante per i muscoli, adatto anche a seguito di attività fisica. La radice è utile anche a distendere i nervi e stimola il sonno, data la presenza di fosforo.
  • Emollienti: È sufficiente frullare qualche ravanello per ottenere una pasta da applicare su irritazioni e pizzichi di zanzare. Il sollievo è immediato, grazie sia alle proprietà idratanti della radice, sia alla presenza di vitamina E.

Ricette con ravanelli light e semplici

In Italia siamo abituati ad associare i ravanelli a insalate e crudité. Spesso ci limitiamo a tagliarli a fettine sottili, o a sbucciarli e mangiarli con un po’ di sale, per smorzare la loro nota piccante.

Da un punto di vista nutrizionale, non c’è miglior modo di gustare un rapanello: molte delle sostanze nutritive contenute nella radice sono infatti sensibili al calore, e tendono a diradarsi durante la cottura.

Perché i ravanelli pizzicano? Non abbiamo ancora una risposta definitiva, ma si pensa che il loro sapore amarognolo e frizzante derivi dalla presenza di glucosinolati, dei composti tipici delle Brassicacee. Anche la nota amara dei cavoletti di Bruxelles deriva da queste sostanze, che in questo caso hanno però una composizione chimica leggermente diversa.

foglie di ravanello e rapanelli rossi

I glucosinolati si concentrano appena sotto la buccia della radice, dunque rimuovendola dovresti attenuare il forte aroma di questo ortaggio. Oltretutto, togliere la buccia è un ottimo modo per rendere i ravanelli più digeribili.

Di norma, i tuberi di piccole dimensioni hanno un sapore più fresco, mentre se vanno troppo oltre la finestra di maturazione acquistano una consistenza stopposa e un sapore molto amaro.

Se vuoi dare un tocco originale alla tua alimentazione, dovresti provare qualche ricetta a base di ravanelli cotti! Il sapore delle radici si addolcisce, mentre il loro colore acquista delle piacevoli tinte rosa.

Ravanelli cotti in padella

Lava accuratamente i ravanelli e rimuovi le foglie e i germogli dalla punta. Tagliali a quadretti, poi fai scaldare un filo d’olio extravergine di oliva in padella e aggiungi uno spicchio d’aglio. Appena quest’ultimo inizia a imbrunire, toglilo e versa i ravanelli.

Fai rosolare i ravanelli per una decina di minuti: appena l’esterno dei tuberi si sarà ammorbidito, toglili dal fuoco. Condisci con sale, pepe e un tocco di erba cipollina.

Frittata con foglie di ravanello

Per non lasciare nulla al caso, puoi conservare le foglie e aggiungerle a una frittata che strizza l’occhio all’Estremo Oriente. Il procedimento è molto simile alla frittata di ortiche, che abbiamo svelato in questo articolo. Ecco gli ingredienti:

  • 1 mazzetto di foglie di ravanello;
  • 4 uova;
  • 2 cucchiai di salsa di soia;
  • Parmigiano Reggiano DOP, olio EVO, pepe q.b.

Lava accuratamente le foglie di ravanello e scottale in acqua bollente per massimo un minuto. Scolale con accuratezza e mettile in una bacinella con acqua fredda, in modo da bloccare la cottura. Così facendo, manterrai intatte le loro proprietà nutritive!

frittata di ravanello

Rompi le uova e aggiungi salsa di soia, parmigiano e pepe. Metti un filo d’olio extravergine di oliva in una padella antiaderente, poi aggiungi le foglie e lasciale insaporire. Dopo trenta secondi, versa il composto in maniera uniforme su tutta la padella. Eviterai così che le foglie si spostino nel recipiente.

Appena la frittata acquista un bel colore dorato, girala e fai dorare anche l’altro lato. Tre o quattro minuti dovrebbero essere sufficienti, per creare un’ottima frittata alle foglie di rapanello!

Controindicazioni

Nonostante le numerose proprietà benefiche che possono elargire al nostro organismo, i rapanelli presentano controindicazioni ed effetti collaterali ai quali porre attenzione. Non c’è un numero massimo di ravanelli da mangiare al giorno, ma un buon consiglio è quello di non andare oltre i 3-4 tuberi a pasto.

Trattandosi di un alimento molto ricco di fibre, occorre osservare infatti un consumo moderato. Oltretutto, le sostanze contenute nella buccia potrebbero irritare le pareti gastriche e intestinali.

Nel primo caso si può rischiare una gastrite, mentre nel secondo si ottiene l’effetto contrario rispetto alle fibre; il consumo eccessivo di ravanelli, infatti, può portare a flatulenza e meteorismo.

Chi soffre di gastrite, reflusso gastroerofageo, colon irritabile o calcoli renali non può mangiare i ravanelli. A differenza dei “cugini” bietola e verza, questo ortaggio è invece consigliato per chi assume Coumadin o altri medicinali anticoagulanti.

Le verdure a foglia larga sono infatti ricche di vitamina K, i cui effetti si muovono in direzione opposta rispetto a questi farmaci; viceversa, i rapanelli sono pressoché privi di questa vitamina, e possono essere consumati senza problemi.

In ogni caso, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante o a uno specialista, se si soffre di qualche patologia cardiovascolare o del tratto intestinale.